I cortili sono nevralgici per bar e ristoranti. Lo afferma l’architetto Paolo Albano con cui analizziamo il futuro dei locali. Che parte dalla rivalutazione degli spazi esterni.
I cortili interni di nuovi o antichi palazzi avranno una nuova vita. Meglio: saranno il perno dei locali privi di terrazzo o giardino. Ecco la prima tendenza.
I cortili saranno nevralgici perché i clienti cercano locali luminosi con luce naturale. E in questo senso il vetro e i materiali trasparenti tornano in voga.
Non c’è dubbio che la domanda dei clienti sia più orientata al fuori, ormai.
E non per nulla il centro storico di città e paesi con i suoi palazzi riscopre sempre di più la “corte” con un utilizzo Ho.Re.Ca sempre più presente. Non più un ambito intimo dell’edificio ma aperto alla socialità e convivialità.
In questo, Milano è avanti. Sono numerose le realizzazioni che scelgono il dialogo tra spazi interni e cortili contigui. Allestimenti e istallazioni che esprimono valori creativi semplici ma determinati al custom del marchio. Nonché ampie vetrate e arredi familiari a volte casuali nella disposizione. Supereremo la definizione di Ibrido nelle scelte realizzative, per entrare in un altro pianeta: il fluido.
Un locale virtuoso per esempio è il nuovo DESCO, un ristorante nel cuore della Milano finanziaria con un interior design di qualità, aperto a contaminazioni creative che trovano una risposta nella suggestiva cornice architettonica del palazzo.
Personalmente, per concludere, mi auspico che la presenza green all’interno dei locali (che sia naturale o artificiale), non si riduca solo a una moda estemporanea, ma si trasformi in abitudine e diventi quindi una straordinaria occasione culturale.




