HomeCocktail bar in 60 secondiAperitivo a Milano: Nottingham Forest, il tempio della miscelazione creativa

Aperitivo a Milano: Nottingham Forest, il tempio della miscelazione creativa

Questa volta non vi parliamo di un nuovo locale, di un locale rinnovato, di un locale di prossima apertura… ma di un locale che rappresenta la storia della cockteleria a Milano. E non solo. Perché il Nottingham Forest è noto in tutta Italia e anche oltre.

E la storia del Nottingham Forest non può che essere legata a quella del suo proprietario e bar manager, Dario Comini. Il maestro Dario Comini, uno dei più conosciuti e riconosciuti nomi della miscelazione nel nostro Paese. Socio onorario Aibes, classe 1962, figlio e nipote di barman, ha iniziato a lavorare giovanissimo accanto al padre, Carlo, che nel 1970 aveva rilevato il Bar Monforte. E nei primi anni ’80 ne ha preso in mano le redini, “importando” il nome di uno storico pub di Antigua specializzato in rum.

Nottingham Forest

Sempre da Antigua viene il particolare legno adottato per rivestire le pareti quando, nel 1982, il bar iniziò ad assumere l’aspetto attuale: laggiù lo usano per fabbricare le canoe, nel Nottingham Forest a Milano dà un’atmosfera calda all’ambiente e assicura un ottimo isolamento.

Fra l’Oriente e New York

Già, l’atmosfera: impossibile non rimanerne affascinati, la prima volta che si entra nel locale, difficile dimenticarsene quando ci si torna: al soffitto e alle pareti sono appesi oggetti che richiamano l’Oriente, l’Africa, i Caraibi ma anche New York… Sono cimeli frutto dei viaggi per il mondo di Comini, mentre il bancone è davvero un pezzo di storia della miscelazione: si trovava in origine in uno dei bar del mitico Knickerbocker Hotel di New York (chiuso nel 1920 per essere convertito in un palazzo di uffici e tornato all’antica funzione di hotel nel 2015). Dove, secondo la leggenda, nel 1912 un bartender di nome Martini, immigrato da Arma di Taggia, inventò il Martini cocktail.

Dario Comini disidratare
Dario Comini

Fin qui, la storia. Ma l’attualità non è da meno. Premessa, per chi non lo conoscesse: il locale è piccolo, una cinquantina di posti compreso il dehors, quindi è sconsigliato presentarsi in gruppi numerosi. E comunque, a seconda dei giorni e degli orari (l’apertura è alle 19, un’ora prima la domenica), non è affatto escluso che dobbiate attendere per entrare. Ma ne vale la pena, se amate bere bene.

Dal 2007 al 2016, tra l’altro, il Nottingham Forest ha fatto parte stabilmente della lista dei World’s 50 Best Bars. “Un riconoscinento importante che ci ha regalato grande visibilità – commenta oggi Comini – ma non lo rimpiango: molte persone venivano solo perché il locale era in classifica, ma di fatto erano poco interessate al nostro stile di miscelazione. Ora, la maggior parte dei clienti viene da noi sapendo esattamente che cosa aspettarsi”.

Nottingham Forest

Cocktail ricercati, spettacolari, perfetti

Ebbene, che cosa aspettarsi? Innanzi tutto, se chiedete qualunque cocktail classico, lo avrete. Fatto a regola d’arte. Ma, se volete, potete andare oltre. E non parliamo dei “soliti” twist e signature: Dario Comini è un ricercatore universalmente riconosciuto come uno dei massimi esponenti della miscelazione molecolare, è un barchef che applica alla preparazione dei drink tecniche della cucina, è uno sperimentatore delle tendenze più innovative provenienti da tutto il mondo.

Dall’affumicatura agli spettacolari cocktail fluorescenti, è stato fra i primi ad applicare e perfezionare metodi e attrezzature inusuali, diventando un riferimento per tantissimi bartender. Sempre attento anche all’immagine con cui i suoi drink si presentano, è un perfezionista, visto che – come ha spiegato lui stesso – la gestazione di una nuova ricetta dura almeno 12 mesi, prima che il cocktail entri a far parte della lista.

Un cocktail “fluo” di Dario Comini

Una lista avvincente quasi quanto un romanzo: dall’Infuso molecolare al Pink gin al biossido di carbonio, dai cocktail al collagene a quelli crionici, i suoi drink sono un continuo susseguirsi di sorprese e colpi di scena, tutti spiegati come si deve perché, dietro, c’è sempre una storia da raccontare. Insomma, se oggi tutti i locali promettono di far vivere ai clienti “un’esperienza”, varcare la soglia del Nottingham Forest è davvero un’esperienza unica da più di quarant’anni. Anche se ordinate semplicemente un Martini.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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