Pubblicati i risultati del Barcellona Beer Challenge 2022: un’autentica pioggia di medaglie per i prodotti italiani. Ecco i birrifici premiati.
L’importante concorso riservato alle birre artigianali, che si svolge in Catalogna, è giunto alla settima edizione. Un contesto internazionale relativamente giovane, ma in grado di ritagliarsi velocemente uno spazio di tutto rispetto tra le iniziative europee del genere. Se negli scorsi anni i prodotti italiani avevano ottenuto degli ottimi risultati, quest’anno si può parlare di un’autentica pioggia di medaglie.
A questo appuntamento hanno preso parte 215 birrifici provenienti da tutto il mondo per un totale di 1300 birre che sono state suddivise in 64 categorie: un numero di partecipanti mai registrato in precedenza. Per premiare il lavoro dei mastri birrai che danno vita a stili brassicoli alternativi, sono infatti stati ammessi alla competizione prodotti del tutto originali realizzati utilizzando, ad esempio, anguria.
Il Barcelona Beer Challenge, come detto, ha sempre sorriso ai produttori italiani, ma questa volta è stato frantumato qualsiasi precedente primato: la birra artigianale italiana torna a casa con un bottino pesantissimo di 52 medaglie totali, divise in maniera pressoché equa tra ori (17), argenti (18) e bronzi (17). A queste va aggiunta la soddisfazione di vincere, per la seconda edizione consecutiva, il premio per il birrificio debuttante.
Entrando nel dettaglio dei riconoscimenti, partiamo proprio da quest’ultimo, conquistato dal birrificio Liquida grazie al punteggio complessivo ottenuto dalla somma dei premi (5 punti per l’oro, 3 per l’argento e 2 per il bronzo). L’azienda di Ostellato (FE) è riuscita nell’impresa grazie a tre medaglie totali, una per metallo: il più prestigioso è andato alla Don Quisciotte, capace di sbaragliare la concorrenza nella difficile categoria delle American IPA; l’argento alla Loki in un altro gruppo numeroso e competitivo come quello delle American Pale Ale; il bronzo alla Ploner tra le German Pils.
Proprio la categoria delle German Pils merita un discorso a parte dato che, a precedere la Ploner, sono state altre due birre italiane: al primo posto si è piazzata la pils del marchigiano IBeer, birra non nuova a exploit del genere, mentre seconda è arrivata la Caraibi di Diciottozerouno. In realtà questo non è stato l’unico podio a tinte totalmente azzurre poiché lo stesso dominio è riuscito addirittura in altre quattro categorie.
Fra le British Bitter infatti si sono classificate nell’ordine la Tuvixeddu del Birrificio di Cagliari, la Toast di Diciottozerouno e la Ciapa Fia di Dulac; stesso discorso per le Witbier dove il podio era composto dall’oro della Minela del Bradipongo, dall’argento della Side-B dell’ Otus e dalla Blanche del birrificio Curtense.
Abbiamo già citato un gran numero di birrifici, ma quelli che hanno ottenuto almeno una medaglia sono stati ben 32. I più premiati, con quattro riconoscimenti ciascuno, sono stati Bradipongo, Diciottozerouno e Beha Brewing. Oltre alla vittoria della Minela tra le Witbier, Bradipongo ha ottenuto un oro con la Canaia tra le Specialty Session IPA e due argenti con la Amelie tra le Saison e la Bock tra le Helles Bock (dove l’oro non è stato assegnato).
È chiaramente impossibile riportare in questa sede tutti i riconoscimenti assegnati ai birrifici italiani: crediamo però che almeno gli ori meritino una menzione, oltre a quelli già segnalati. Aggiungiamo quindi alla lista i trionfi di Rebel’s tra le Specialty Pale Ale con la Future (il birrificio romano ha anche ottenuto un bronzo con la Spoiler Sorry tra le Scottish Ale), di 61Cento con la Salemandra tra le Historical Beer (per lui anche un bronzo con la Elk tra le Amber & Brown American Beer).
Il birrificio Bionoc inoltre si è imposto grazie alla Fil a base di farro nella categoria Alternative Fermentables Beer (per lui anche un bronzo con la Spiga Nera tra le Italian Grape Ale), il brewpub Trulla con la Iscurigada tra le English Porter, il Birrificio del Forte con La Mancina tra le Strong Belgian Ale, il Birrificio Incanto con la 21 12 tra le Spiced Beer, il Monpier de Gherdeina con la Urtijëi 1230 tra i Barley Wine affinati in legno ed infine il birrificio Evoqe con la Evoqesour.
Questi i riconoscimenti più importanti ottenuti dai birrifici italiani che, come visto, hanno portato a casa un bottino complessivo composto da ben 52 medaglie fra ori, argenti e bronzi: ben nove in più rispetto alla passata edizione. Un risultato prestigioso, a conferma dello stato di salute della filiera italiana che, nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia, nei diversi stili birrari continua a proporre prodotti unici la cui qualità viene sempre più apprezzata anche su importanti palcoscenici internazionali