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Barcellona beer challenge 2023: i premiati

Barcellona beer challenge 2023: nuovo record di medaglie per i birrifici artificiali italiani. I premiati

Sono stati pubblicati i risultati dell’importante concorso riservato alle birre artigianali che si svolge in Catalogna e giunto all’ottava edizione: un contesto internazionale relativamente giovane, ma in grado di ritagliarsi velocemente uno spazio di tutto rispetto tra le iniziative europee del genere. Se negli scorsi anni i prodotti italiani avevano ottenuto degli ottimi risultati, quest’anno si può parlare di un’autentica pioggia di medaglie.

A questo appuntamento hanno preso parte 181 birrifici provenienti da tutto il mondo per un totale di 1126 birre che sono state suddivise in 64 categorie: un numero di partecipanti mai registrato in precedenza. Per premiare il lavoro dei mastri birrai che danno vita a stili brassicoli alternativi, sono infatti stati ammessi alla competizione prodotti del tutto originali realizzati utilizzando, ad esempio, anguria, spezie e frutti esotici.

Il Barcellona beer challenge, da sempre, suscita grande interesse nei produttori artigianali della penisola che, per questo motivo, vi partecipano in massa: una presenza numerosa che, negli anni, ha favorito la conquista di numerose medaglie, fino al record storico fatto registrare in questa edizione.

La spedizione italiana ha infatti chiuso la rassegna con ben 67 riconoscimenti complessivi, suddivisi tra 19 ori, 24 argenti e 24 bronzi: in pratica, più del 30% delle medaglie assegnate sono state conquistate dai nostri birrifici. Un risultato che conferma l’ottimo stato di salute del nostro movimento brassicolo.

Il birrificio italiano che ha ottenuto più medaglie è stato il Serra Storta di Buscate, in provincia di Milano, la cui partecipazione ha fruttato due ori e due argenti. Il metallo più nobile è arrivato grazie alla Bianca nella categoria delle Weizen e all’Alba in quella delle birre affumicate, mentre gli argenti sono stati conquistati dall’Erica nella categoria delle Kölsch e Dortmunder Export e dalla Cactus in quella delle American IPA.

premiati Barcellona beer challenge

Da sottolineare il fatto che, in tutti questi casi a parte uno, il podio è stato completato da altri birrifici italiani: nelle Weizen infatti l’argento è andato alla Weissbier di Impavida (non è stato assegnato il bronzo), nelle American IPA la Cactus è stata preceduta dall’Ubalda del Chianti Brew Fighters e seguita dalla United del 50&50.

il podio nella categoria Kölsch e Dortmunder Export è stato completato dalla Spitze di Acme (oro) e dalla Kolschederana di Babylon (bronzo) : nel contest riservato alle Smoked Beer, infine, l’Alba ha superato rispettivamente la Kuma di 61Cento e – ecco l’eccezione – la Friend or Foe? del birrificio polacco Rockmill.

C’è solo un altro birrificio italiano che è riuscito a portare a casa due ori: si tratta del Brewpub Trulla di Nuoro. L’exploit è stato merito dei primi posti della Mesubirra tra le British Golden Ale e della Itesinarat nella categoria delle birre sperimentali, a cui si è aggiunto l’argento della Iscurigada tra le English Porter.

Ci sono altri sette birrifici che hanno conquistato tre medaglie: Chianti Brew Fighters (l’oro della già citata L’Ubalda, oltre a un argento e un bronzo), Bionoc (un oro con la Staion tra le Saison, oltre a un argento e un bronzo), Birrificio Estense (un oro con la Smoky Bomb tra le Rauchbier, oltre a due bronzi), 50&50 (un oro con la Mr Crocodile tra le Session IPA, oltre a due bronzi), Lambrate (tre argenti), Birrificio di Cagliari (un argento e due bronzi) e Mister B (un argento e due bronzi).

Gli altri ori sono arrivati grazie alla Bock del birrificio Bradipongo tra le Festbier e Helles Bock (argento lo scorso anno), alla Bandit di Babylon tra le Specialty Spice Beer, alla Moxie di Impavida tra le American Pale Ale ed alla Toast di Diciotto zerouno tra le British Beer (argento lo scorso anno).

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Oro anche per la MICA 04 del Piccolo Birrificio Clandestino (categoria Commercial Specialty Beer & Mixed-Style Beer), per la Giove del Birrificio Sabino (Belgian Blond e Golden Strong Ale), per la Nevermild di Ofelia (Dark Mild e Brown Ale), per la 21 12 di Incanto tra le Winter Seasonal (già oro all’ultimo European Beer Star) e per la Grommet di Antikorpo Brewing tra le birre storiche.

 

Da registrare, infine, anche un oro italiano frutto di una collaborazione: la Valo del birrificio Torre Mozza (Rovigo), nata dalla partnership con Stimalti  di Francolise (Cesena), ha infatti sbaragliato la concorrenza nella categoria riservata alle Dark British Ale.

In totale i birrifici italiani capaci di portare a casa almeno una medaglia sono stati 38, ovvero sei in più rispetto allo scorso anno. Un risultato davvero prestigioso, che Vittorio Ferraris, presidente di Unionbirrai, ha commentato con queste parole: “Vogliamo complimentarci con tutti i birrifici italiani che hanno ricevuto un premio, ma anche esprimere soddisfazione per come il comparto stia conquistando sempre più l’attenzione della platea internazionale”, con prodotti sempre più di alta qualità.

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