Per velocizzare il lavoro al bar o in trattoria, perché non servire il coperto dentro uno scolapasta? E poi: hai lo spazio per recuperare una moto dismessa e renderla una postazione per la cassa?
Infine, torniamo alle origini. Rimettere nei bar calcio balilla e giochi in scatola aiuta la socializzazione e favorisce il business.
Ecco tre idee semplici da realizzare ma di sicuro effetto, tre spunti per alcune categorie di pubblici esercizi che vogliano riorganizzare la propria attività e rinnovare la propria immagine o l’offerta per i clienti.
Scolapasta portaposate
Lo abbiamo visto al Gazohori, ristorante di cucina tipica greca nella zona di Gazi, ad Atene. Alcuni vecchi scolapasta in metallo, di quelli piccoli, la cui forma richiama immediatamente l’atmosfera delle trattorie di una volta o della cucina della nonna, sono stati “riciclati” come contenitori per portare in tavola il coperto: forchette, coltelli e tovaglioli. Pratici e originali.
E se non avete gli scolapasta “vintage” in fondo a una credenza o in un angolo della cantina, potete comunque trovarli a pochi euro su eBay o nei mercatini dell’usato. Non è necessario che siano tutti uguali, anzi. L’importante è che non siano arrugginiti…
Cassa in moto
Anche in questo caso l’ispirazione arriva da Atene: il proprietario del Bebi’s, ristorante nella zona del Pireo, si è evidentemente trovato per le mani una vecchia motocicletta Honda CB Four degli anni ’70, in ottime condizioni estetiche ma con il motore fuso. Troppo costoso ripararla, però sarebbe stato un peccato demolirla, visto che si tratta di una moto che ha letteralmente fatto la storia (fa parte della famiglia delle prime moto prodotte in serie dotate di motore a 4 cilindri). Esporla all’interno del locale avrebbe certamente atturato l’attenzione degli appassionati, ma a quel punto perché non trovarle anche una funzione pratica?
Ecco quindi che la storica Honda, posizionata in bella vista in un angolo della sala principale e dotata di un ripiano in legno fissato sulla parte superiore, è tornata a nuova vita come banco cassa. Un elemento caratterizzante, che non passa inosservato e si fa ricordare.
Il ritorno dei giochi di società
Calcio balilla, calcetto, biliardino o calcio da tavolo: chiamatelo come volete, fatto sta che, anche nell’era dei vari videogame Fifa o Pes così dettagliati da sembrare veri, anche giovani e giovanissimi stanno riscoprendo il fascino del vecchio calcetto da bar, con i suoi calciatori di plastica fissati su stecche di metallo, impettiti e rigidi come stoccafissi. Il motivo è presto detto: si gioca in due o quattro persone, oltre ai “tifosi” inevitabilmente piazzati attorno al “campo” ligneo, favorendo l’aggregazione e il divertimento senza che ci si debba prendere troppo sul serio come nei videogame 3D da console. Perfetto in particolare per i locali frequentati da gruppi di amici, che in questo modo tendono a rimanere (e consumare) più a lungo. In foto quello del Mama Shelter Hotel di Praga.
Non hai lo spazio per piazzare un calcio balilla nel tuo esercizio? Puoi ottenere lo stesso risultato mettendo a disposizione dei clienti alcuni classici giochi in scatola, come fa l’Arbaroriza di Atene: Risiko, Manopoli, Cluedo e via dicendo, un tempo piuttosto diffusi all’interno dei bar e oggi in piena fase di riscoperta. Il costo? Fra i 20 e i 40 euro per i giochi da tavolo più famosi. Difficile trovarli usati a prezzi inferiori: se in buone condizioni, le confezioni degli anni passati sono spesso ricercate dai collezionisti e costano più di quelle nuove.
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