Francesco Giannettino, Bartender ABS Professional di origini siciliane, ha iniziato il suo percorso professionale nei primi anni ’70 all’istituto alberghiero di Palermo.
Fin da subito si è appassionato alla figura del bartender e per questo motivo, dopo il diploma, ha iniziato a lavorare in hotel di lusso costruendo così la sua carriera professionale.
Ci puoi raccontare un po’ di te e del tuo percorso professionale?
Finita la scuola media mi sono iscritto alla scuola alberghiera, era un lavoro che mi affascinava, anche perché in quel periodo gli alberghi erano dei veri e propri santuari. Devo dire che fui fortunato a cominciare in una struttura che fece la storia di un modo nuovo di concepire l’albergo, l’hotel Zagarella di Santa Flavia.
Qual è la differenza tra il barman di oggi e quello di ieri?
Il barman è sempre stato il punto di riferimento, in qualsiasi struttura presti la sua opera, ma nel tempo è cambiato il mondo di porsi, adesso contrariamente al passato è più attore, prima era più confidente.
Quando hai capito che quella del bartender sarebbe stata la tua professione?
Da subito ho capito che sarebbe stata la mia professione, incontrare persone che venivano da tutte le parti del mondo mi rendeva felice, oltre ad aprirmi la mente sui modi di vivere di altre culture e nazioni.
Negli anni i cocktail codificati IBA sono cambiati, secondo la tua esperienza sarebbe opportuno riproporre alla clientela di oggi i cocktail che hanno fatto la storia?
I cocktails IBA nel tempo hanno avuto dei piccoli “aggiustamenti” anche perché nel frattempo sono cambiati i gusti delle persone, tuttavia conoscerli è fondamentale perché sono alla base di un bartender, spesso nel riproporli si ottiene l’effetto sorpresa anche perché non è per nulla facile trovarli nei vari menù.
Un cocktail che ti rappresenta più di tutti gli altri?
Ho svolto quasi totalmente la mia professione presso varie strutture alberghiere, sempre con la divisa classica del barman, forse il più bel complimento che ho ricevuto da parte di un cliente è stato quando un signore molto avvezzo alla vita di albergo, mi venne incontro è con fare deciso mi disse: “guardandola penso che Lei mi possa fare un buon Martini Cocktail”. Si, il Martini Cocktail mi rappresenta perfettamente.
Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere il mondo del bartending ma soprattutto puoi dare un consiglio a chi è già inserito e fa il barman?
Posso soltanto consigliare ai giovani di stare soprattutto ad ascoltare e guardare il lavoro svolto dai colleghi con più esperienza, conoscere il sapore e gli odori di tutti i prodotti in uso ma soprattutto avere tanta ma tanta curiosità, per chi invece è già inserito, non smettere mai di ricercare e studiare tutto quello che avviene nel nostro meraviglioso mondo del bere.