La gente vive la notte meno dei tempi pre-Covid. E molti locali chiudono più presto di quanto potrebbero
Perché diversi bar hanno anticipato l’orario di chiusura di notte? Per più ragioni: sociali, economiche, politiche. Ecco le principali.
C’è chi ammette di desiderare dopo questi 15 mesi di restrizioni dei ritmi di vita più slow, di volere più tempo libero per se stesso e i propri cari e di aver capito che il lavoro non è tutto nella vita. Di conseguenza, anticipa la chiusura.
C’è chi ha a che fare con un’amministrazione severa, tra gli altri. Per esempio, il sindaco di Trinità d’Agultu -Giampiero Carta- ha prorogato l’ordinanza di coprifuoco da domenica 27 giugno a giovedì 1 luglio. “Una misura del tutto precauzionale, ma doverosa – ha spiegato il primo cittadino”. Sarà. Ma scoraggia. Non si può continuare a vivere con l’incubo del coprifuoco.
E poi c’è chi racconta di non trovare personale di sostegno per la notte e quindi di essere costretto a ridurre l’orario di attività del locale in quanto obbligato a gestire da solo il bancone.
Di questo tema abbiamo già parlato più volte.
E siamo arrivati alla conclusione che un vero cambiamento del sistema potrebbe avvenire se ci fosse una riforma fiscale profonda in grado di tagliare il costo del lavoro e di imporre un sistema di tassazione più equilibrato ma non eludibile.
Il che eventualmente significherebbe penalizzare in maniera più rigorosa gli evasori fiscali.