A Roma, dal 2 al 5 marzo, Italia e Inghilterra si sfidano a suon di birre Real Ale o Cask Beer. L’appuntamento è al nei locali del pub ‘Treefolk’s, a Trastevere. Ecco di cosa si tratta.
La scorsa settimana, la filiera della birra artigianale italiana si è ritrovata presso il polo fieristico di Rimini per l’importante fiera annuale ‘Beer & food attraction’. L’evento ha fatto da palcoscenico alla premiazione del concorso ‘Birrificio dell’anno’, contest al quale erano iscritte 2227 birre, frutto del lavoro di 305 produttori nostrani.
Numeri che sono un’ulteriore ed importante dimostrazione di come tutto il settore, nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare negli ultimi anni, continui il proprio sviluppo: nel corso del 2022, infatti, è stata raggiunta la quota record di 1085 realtà produttive operative in Italia.
Una crescita che, inoltre, ha fatto salire la domanda di materie prime 100% made in Italy, con il luppolo che, dallo zero di pochi anni fa, oggi ha raggiunto un milione di metri quadrati coltivati lungo la penisola: a questi si aggiungono i 300 milioni destinati all’orzo per la produzione di malto che, attualmente, coprono quasi il 40% del fabbisogno nazionale con circa 83mila tonnellate destinate all’antica bevanda.
Tali sono i dati oggettivi per i quali, seppur con un bagaglio storico e culturale che per quanto riguarda la birra non è affatto comparabile, il settore artigianale italiano può iniziare a confrontarsi direttamente con i produttori provenienti dai Paesi che sono la culla di tutto ciò che riguarda il mondo brassicolo, come l’Inghilterra ed uno dei suoi iconici stili.
Questo lo spirito dell’evento e della ”sfida”, in programma a Roma da giovedì prossimo, 2 marzo, a domenica 5 nei locali del pub ‘Treefolk’s’, situato al numero 192 di viale Trastevere. Per l’occasione è prevista anche un’ampia selezione di food tipicamente inglese: dall’english breakfast del mattino, alle costine di maiale e al fish and chips.
E se le referenze nostrane, per usare una metafora sportiva, giocheranno in casa, le regole del gioco invece arriveranno direttamente da Londra: l’oggetto della contesa, infatti, sarà la tradizionale ‘real ale’ britannica, nota anche come ‘cask beer’: una vera e propria icona di un modo di degustare la birra tutto inglese, che ha resistito al trascorrere dei secoli, alle innovazioni e custodisce i segreti di un metodo produttivo unico al mondo.
Si tratta della birra non filtrata e non pastorizzata che viene conservata in botti (cask) di legno o acciaio fino a quando non viene spillata e servita;rispetto alle altre tipologie, inoltre, questa contiene lievito vivo che continua a lavorare trasformando il profilo aromatico della bevanda.
L’evento del ‘Treefolk’s’ vedrà affrontarsi 50 referenze, 25 italiane e altrettante inglesi, per una sfida all’ultima pinta dove il vincitore sarà stabilito dai palati di appassionati, intenditori e amanti della bevanda. A fare da denominatore comune a tutti i fusti in gara sarà, appunto, l’appartenenza alla tradizione che vede nei cask un simbolo senza tempo.
Uno stile classico delle isole britanniche, che racconta dei tipici e pittoreschi pub dei piccoli villaggi o di quelle ‘public house’ cittadine che iniziano a riempirsi nel tardo pomeriggio. Senza dubbio, sarà interessante scoprire il lavoro dei birrai nostrani che si cimentano, per la prima volta, con questa tecnica di produzione.
Ma quali sono le altre caratteristiche delle real ale? Il cask, come detto, è il tipico contenitore da cui vengono spillate e le sue dimensioni possono variare, ma vi è una peculiarità che non può mancare: l’assenza di anidride carbonica aggiunta. Queste birre, infatti, sono limpide e praticamente senza schiuma: “C’è appena una lieve gasatura – spiegano gli organizzatori dell’evento – che è dovuta a un passaggio fondamentale, ovvero la rifermentazione in cask”.
Un altro elemento molto importante è il servizio, rigorosamente a temperatura ambiente: questo non solo perché, come da tradizione, viene conservata nelle cantine dei pub fino al momento della spillatura, ma anche perché l’assenza di refrigerazione è fondamentale per mantenere il lievito ‘vivo’ , in modo da favorirne la peculiare maturazione.
Sono tutte caratteristiche che danno vita a una birra senza dubbio unica, ricca di sfumature aromatiche e di storia, tanto che, per tutelarla, nel 1972 è stata istituita l’associazione CAMRA, “Campaign for Real Ale”, con sede a Saint Albans, piccola cittadina situata nella contea inglese dell’Hertfordshire.
In Italia è ancora poco conosciuta, con pochi birrifici che, per ora, si cimentano nella sua produzione: per questo motivo, l’evento organizzato dal ‘Treefolk’s’ può essere un’interessante occasione per scoprire un volto nuovo della birra, addentrandosi in una delle plurisecolari e iconiche tradizioni brassicole britanniche.