La titolare della Torteria di Chivasso ha contravvenuto alle norme. Non c’è da discutere.
Da discutere invece è la decisione di non permetterle di riaprire
La Torteria di Chivasso nei mesi scorsi è balzata spesso sulle pagine di cronaca per via delle manifestazioni di protesta della titolare Rosanna Spatari.
E si è fatta notare al punto che la Torteria di Chivasso nell’immaginario mediatico è diventata simbolo del locale dei negazionisti. Quindi ci sta che sia stata chiusa per inadempienza alle restrizioni in vigore.
Ma perché deve restare chiusa ora? Secondo il giudice, i precedenti comportamenti della Spatari non garantiscono che siano rispettate le limitazioni in vigore all’interno dei locali pubblici. Così ha optato per lo stop all’attività a tempo indeterminato. Cosa ne pensi?
Il futuro della Torteria di Chivasso passa ancora dal tribunale. La titolare potrà fare ricorso in Cassazione, anche se sembra sia irrisolto il problema delle multe comminate dalle forze dell’ordine al locale per le ripetute violazioni dei provvedimenti dell’autorità che pare non siano state pagate.
La mia opinione? La nostra Costituzione continua a essere calpestata in virtù della salute pubblica.
Eppure, nessuna norma né legale né costituzionale afferma che il diritto al lavoro sia di livello B rispetto al diritto alla salute.
E forse a qualcuno sfugge che la salute passa anche dal benessere psicologico ed economico delle persone.
Penso che sarebbe auspicabile l’intervento delle associazioni di categoria. È un precedente molto pericoloso al di là di essere un’ingiustizia per la Spatari.