Un’asta di vini nobili per restaurare antichi affreschi, è quello che si sono inventati a Gorizia in una bella iniziativa che tra l’altro unisce Italia e Slovenia in quell’area di confine che in tempi storici ha visto le note tensioni, conflitti, tragedie.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione “dei cavalieri della classificazione dei Cru dell’Imperatrice-Regina Maria Teresa”, i cui soci si sono riuniti nei giorni scorsi al monastero di Castagnavizza a Nova Gorica, dove appunto sono presenti gli affreschi che devono essere restaurati (e i lavori sono già in corso grazie ai fondi delle prime due edizioni).
La nuova vendita sarà realizzata nelle giornate del 24-25-26 ottobre anche con la finalità di attrarre sul territorio appassionati, collezionisti, amanti del vino che, come negli ultimi 2 anni si pensa che si daranno appuntamento per acquistare questi vini pregiati che erano già citati in antichi documenti di fine 1700.
I vini in asta saranno quelli provenienti dai vigneti sloveni del Brda e della Vipavska Dolina (la valle del Vipacco), assieme a quelli italiani prodotti nel Collio, Aquileia e Colli Orientali già appartenenti alla vasta Contea di Gorizia e Gradisca; produzioni che erano state segnalate “in riguardo alla loro bontà” già nel lontano 1787 dal cartografo della Borgogna Yves Lagouche, che riportava i nomi delle parcelle di ogni azienda. Nell’occasione della presentazione della nuova asta è anche stata visitata la chiesa del monastero e gli affreschi in fase di restauro, situati nella volta del presbiterio.
Il Friuli sta puntando molto negli ultimi anni sulla propria viticoltura, frutto di un territorio molto particolare, con grandi montagne e influenzato delle grandi distese continentali presenti ad est che producono vari effetti climatici tra cui il famoso vento di bora; tra i vini più pregiati e apprezzati del territorio sicuramente i bianchi aromatici.