Il sale nei drink un tempo era associato quasi solo al Margarita. Ora non più. Anzi. Sale e soluzioni saline sono un trend in crescita nel mondo del bere miscelato
Certo, non se ne può abusare, ma se consumato con moderazione il sale rende tutto più delizioso, compresi i cocktail.
Nella mixology il sale viene usato sempre più spesso per bilanciare l’amarezza, esaltare la dolcezza, enfatizzare l’asprezza degli agrumi (un esempio su tutti: il Margarita) e donare consistenza ai fizzy drink (pensate al Paloma!)
Come si utilizza? O in soluzione salina o in forma granulare. Tenete conto però che si può tagliare con una miriade di prodotti e di conseguenza che le sue applicazioni sono infinite.
Detto ciò, non è adatto a tutti i cocktail.
Quindi, quando usarlo?
Per capirlo la via migliore è la sperimentazione pratica.
“Fate una degustazione comparativa per farvi un’idea. Per chiarirci, preparate due Daiquiri esattamente allo stesso modo, ma aggiungete il sale in uno e non nell’altro per sentire la differenza” suggerisce Nick Bennett, beverage director al Cedric’s al Shed and Porchlight di New York City.
E sulla stessa linea è Jack Schramm, bartender e co-fondatore di Solid Wiggles. “Fate due drink uguali, ma solo in uno aggiungete il sale. Poi assaggiateli entrambi in momenti diversi: subito e dopo 5, 10, 15 minuti. Così valuterete se il sale dà o meno qualcosa di più al cocktail”.