Venerdì 26 maggio si celebra in tutta Italia la seconda edizione del World Aperitivo Day, la giornata internazionale dell’aperitivo lanciata un anno fa con la firma del Manifesto dell’Aperitivo, una sorta di disciplinare per codificare e promuovere uno dei più classici rituali italiani.
Un evento che, a Milano, si trasforma nel 2023 addirittura in un festival che coinvolgerà per tre giorni l’intera città nel segno dei migliori abbinamenti fra drink e proposte gastronomiche e della valorizzazione dei prodotti della tradizione italiana. Anche attraverso l’accostamento alle eccellenze del food & beverage internazionale.
Due elementi caratterizzanti del vero aperitivo italiano di qualità, stando alle “regole” del Manifesto, che fra i punti più importanti
prevede proprio l’abbinamento di una bevanda e di un prodotto gastronomico e l’utilizzo per almeno il 50% di prodotti del nostro Paese. Ma il Festival sarà molto di più, dato che un aperitivo che si rispetti non è soltanto mangiare e bere ma è anche musica, divertimento, socialità.
Ad anticipare ad ApeTime i contenuti dell’evento è Federico Gordini, presidente di MWW Group che organizza la manifestazione (oltre alla nota rassegna Milano Wine Week dedicata al vino).
Aperitivo happy hour addio
Perché dedicare nientemeno che un festival all’aperitivo? Non bastano un drink, una ciotola di patatine e qualche nocciolina?
“Eh no, oggi non è più così. E’ tramontata l’era dell’happy hour, quando saltavamo la cena ingozzandoci di stuzzichini – spesso di dubbia qualità – pagando solo il drink. Il pubblico è diventato più esigente, più attento a ciò che mangia e beve. Molti locali hanno abbaondonato il buffet per proporre invece piattini e proposte food studiate ad hoc per abbinarsi ai sapori e alle caratteristiche delle diverse bevande. E l’aperitivo torna a essere il momento che precede il pranzo o la cena, anziché sosituirli. Proprio per accompagnare e diffondere questa cultura, abbiamo deciso quest’anno di espandere l’iniziativa del World Aperitivo Day lanciata nel 2022, a Milano ma anche a livello nazionale”.
Come?
“Lo scopo è dare spazio a entrambe le modalità di consumo dell’aperitivo, nei locali così come a casa. Così, attraverso la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), abbiamo coinvolto centinaia di locali in tutta Italia, che il 26 maggio proporranno l’aperitivo in base alle regole del Manifesto. Mentre Carrefour Italia, main sponsor dell’evento, ha allestito in decine di supermercati delle ‘isole’ dedicate proprio all’aperitivo, dove si possono acquistare prodotti beverage e food delle aziende partner per l’aperitivo domestico. E sarà coinvolta anche Coldiretti con l’iniziativa Campagna Amica, focalizzata sui prodotti enogastronomici dei vari territori italiani: in alcuni punti vendita si potranno fra l’altro acquistare dei veri e propri kit per l’aperitivo”.
L’Aperitivo Festival
Ma a Milano, fulcro dell’iniziativa, il World Aperitivo Day non si esaurirà il 26 maggio…
“Milano, storicamente, è la capitale dell’aperitivo in Italia. Per questo, in occasione del World Aperitivo Day, nel capoluogo lombardo prenderà il via il primo Aperitivo Festival, che si protrarrà fino a domenica 28. In particolare al Nhow, in zona Tortona/Savona, in cambio di un biglietto d’ingresso da 35 euro ogni visitatore potrà provare sia a mezzogiorno (dalle 11 alle 15, tranne venerdì) sia la sera (dalle 17 alle 22) oltre 20 esperienze di aperitivo di ogni genere: dall’analcolico alla birra, dalle bollicine alla mixology”.
Mixology che è sempre più gettonata, al momento dell’aperitivo…
“Non a caso, nel corso delle tre giornate, 18 fra i migliori barman milanesi si alterneranno nel proporre i loro cocktail abbinati ai vari prodotti gastronomici della tradizione italiana. Tutto il orogramma del festival sarà accompagnato da intrattenimenti musicali, performance dal vivo e dj set, perché l’aperitivo non può prescindere dalla musica. Ma non è finita, perché al Festival aderiranno anche numerosi locali in tutta la città, che offriranno in quei tre giorni alcuni degli abbinamenti food & beverage protagonisti della manifestazione”.
Abbinamenti food & beverage
Qualche esempio?
“Posso citare Tanqueray 0.0% (analcolico) con la mozzarella di bufala campana, Birra Corona che ricreerà l’immaginario ‘beach’ dell’aperitivo in abbinamento a tapas di ispirazione messicana ma realizzate con prodotti italiani e in particolare siciliani. O ancora Amaro Camatti, recentemente nominato miglior amaro del mondo dal World Liqueur Awards, abbinato alla focaccia di Recco, oppure il prosciutto di Norcia insieme con lo Champagne. Coldiretti proporrà ogni giorno un pairing fra le eccellenze di due province lombarde. E poi: tutti conoscono il Parmigiano Reggiano, ma quanti sanno che esistono parmigiani da bolla e pamigiani da vermouth?”.
Ben pochi, credo…
“Per questo, in nove locali milanesi, l’iniziativa Parmelier permetterà di scoprire come diverse stagionature e diverse oirigini del Parmigiano Reggiano si abbinino a drink differenti. Del resto, ogni abbinamento fra drink e cibi al centro del Festival è studiato per valorizzare le qualità dei prodotti: l’obiettivo non è quello di offrire grandi abbuffate in stile happy hour anni ’90, bensì, al contrario, quello di contribuire a diffondere una cultura dell’aperitivo di qualità. Anche con il contributo di testimonial importanti”.
Aperitivo nel mondo
Ovvero?
“Gli chef Carlo Cracco, Andrea Berton, Daniel Canzian e Viviana Varese racconteranno la loro visione dell’aperitivo lato cucina. Ci sarà poi un premio speciale conferito a Maurizio Stocchetto, grande protagonista dell’aperitivo milanese con il suo Bar Basso dove, 51 anni fa, il padre Mirko inventò il celebre Negroni Sbagliato. E sabato mattina una quindicina di grandi mixologist internazionali racconteranno le diverse esperienze dell’aperitivo nel mondo: da Hong Kong al Giappone, dalla Spagna al Canada, dall’Austria a Sri Lanka. Una sorta di anticipazione delle prossime evoluzioni del progetto World Aperitivo Day, che dal prossimo anno uscirà dai confini italiani per essere celebrato anche in altri cinque/sei Paesi. Con lo scopo di fare conoscere sempre di più una delle tradizioni italiane più apprezzate nel mondo”.
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