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Bere birra fa bene alle ossa, lo dimostra uno studio dell’Università di Siena

Dissetarsi con l’antica bevanda è un toccasana per le ossa: lo dimostra la recente ricerca promossa dal dipartimento di biotecnologie, chimica e farmacia dell’Università di Siena e pubblicata anche sul Journal of Functional Food, testata accademica che mira a tracciare gli alimenti sani e biologicamente attivi.

Sono molti gli studi relativi alle proprietà della birra, da sempre una delle bevande più amate al mondo, ma solo negli ultimi anni rivalutata anche per i suoi benefici sulla nostra salute. La birra, composta di acqua per l’85%, di alcol per il 3-9% e di estratto secco nel 3-8%, è ricca di diversi principi nutritivi come zuccheri, sali ed acidi caratteristici del malto e del luppolo, oltre che di vitamine del gruppo B.

L’Università di Siena ha condotto una ricerca incentrata sul meccanismo molecolare con cui le cellule ossee e cartilaginee ottengono effetti positivi dal silicio presente all’interno della bevanda, che aiuterebbe così a prevenire l’indebolimento dell’apparato scheletrico, soggetto a malattie come osteoporosi e artrosi.

Questo studio, ha portato alla creazione della Beerbone, una birra prodotta in Val d’Orcia grazie alla collaborazione tra l’università toscana, il birrificio San Quirico e la SienabioACTIVE, innovativo spin off dello stesso ateneo, istituito per sviluppare prodotti e servizi finalizzati a migliorare la sostenibilità e la qualità della vita dei consumatori: in pratica una birra appositamente creata dalla scienza per la scienza.

birra Val d'Orcia

“La specificità della birra? La sua unicità a livello scientifico che di fatto la rende alimento potenzialmente certificabile come funzionale per le persone”, afferma Annalisa Santucci, docente dell’Università di Siena. Il progetto Beerbone, infatti, punta a sviluppare la ricerca al punto tale da poter porre le basi per certificare la birra come prodotto funzionale e commercializzabile nei canali degli alimenti salutistici.

“Il vero valore aggiunto di Beerbone, ad esempio, è che abbiamo ottenuto una bevanda attraverso il controllo di tutta la filiera di produzione, dalla semina del cereale alla maltazione fino ad arrivare al prodotto finale: questo è solo l’inizio perché continueremo ad analizzare tutte le sue proprietà nutrizionali e le capacità benefiche. Beerbone è già in produzione, ma potrà in futuro essere valorizzata nella sua composizione chimica e nella sua bioattività”, ha aggiunto la professoressa Santucci.

Beerbone birra

Nonostante i molti altri vantaggi apportati dalla birra al nostro organismo, come il miglioramento della diuresi e l’eliminazione dei liquidi in eccesso, non bisogna dimenticare i rischi comportati dal consumo eccessivo della bevanda: ad esempio la comparsa di tumori anche gravi, causati dell’etanolo, presente non solo nella birra ma anche nei vini e nei superalcolici.

Redazione ApeTimehttps://www.apetime.com
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