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Birre prodotte con l’impiego di acque reflue

Birre realizzate con l’impiego di acque reflue: dove vengono prodotte? Scopri la NEWBrew e la Epic OneWater Brew.

In un articolo pubblicato recentemente abbiamo sottolineato come la produzione di birra possa non essere un’attività ecosostenibile (soprattutto se si tratta di aziende di grandi dimensioni) ed avere impatti ambientali significativi a causa, per esempio, dell’utilizzo di grandi quantità d’acqua e di massicce emissioni di CO2.

Molti birrifici, negli ultimi anni, data l’importanza di questo tema, si stanno però attivando per adottare pratiche più sostenibili a livello d’impatto ambientale: lo fanno utilizzando fonti di energia rinnovabili, riducendo la produzione dei rifiuti e optando per materiali di riciclo.

Le medesime aziende, inoltre, stanno ottimizzando i loro processi per ridurre gli sprechi d’acqua: alcune realtà utilizzano tecniche adatte a recuperarla in modo tale da poter riutilizzare la preziosa e indispensabile materia prima, altre impiegano tecnologie di trattamento della stessa per ridurre la quantità d’acqua necessaria per produrre una birra.

Questo è senza dubbio uno dei problemi più importanti del settore se si pensa alla sostenibilità: basti pensare che, per produrre un solo litro di birra, occorrono dai sei agli otto litri d’acqua ai quali vanno sommati quelli direttamente proporzionali alla capacità dell’impianto per il lavaggio e il risciacquo del medesimo.

Altre due soluzioni per ridurre gli sprechi sono quelle ideate a Singapore e a San Francisco dato che sia il Paese asiatico che la California soffrono di una cronica e grave carenza d’acqua dolce: per questo motivo, nelle due città, è stato dato vita ad altrettanti progetti che prevedono l’impiego di acque reflue per la produzione della bevanda.

Il Governo singaporiano, infatti, ha avviato un programma per il trattamento delle acque reflue chiamato ‘NEWater’: l’acqua, in arrivo dai servizi igienici, attraversa varie fasi di purificazione, tra cui un passaggio di microfiltraggio e un processo con raggi ultravioletti che permette l’eliminazione di batteri, virus e particelle: in sostanza, l’acqua riacquisisce la propria purezza.

Il progetto, realizzato in collaborazione anche con l’agenzia nazionale dell’acqua (PUB), ha portato alla nascita di una birra bionda prodotta dal birrificio artigianale locale Brewerkz: questa è stata utilizzata impiegando esclusivamente acque depurate.

La bevanda, che è stata chiamata ‘NEWBrew’, presenta un retrogusto morbido e tostato, “simile al miele” ha raccontato chi l’ha provata: viene realizzata con malti d’orzo tedeschi, luppoli americani, lievito norvegese e, appunto, acque di scarico dei cittadini di Singapore purificate.

Lo stile birrario è quello delle tropical blond ale (birre ad alta fermentazione) e, dalla scorsa primavera, può essere acquistata presso numerose e differenti tipologie di attività commerciali della città confezionata in lattine dai colori accattivanti e disegni che raffigurano icone locali, come il fiume di Singapore.

birra NEWBrew

A San Francisco, invece, la Epic Cleantec, un’azienda di riciclaggio dell’acqua, ha pensato di produrre una birra nel seminterrato di un condominio della città californiana sfruttando il fatto che gli edifici cittadini costruiti dopo il primo gennaio 2022 sono tenuti ad avere dei propri sistemi di riciclo delle acque reflue.

Il progetto, che coinvolge il birrificio locale Devil’s Canyon Brewing Company, vuole dimostrare che l’acqua proveniente da docce, lavandini e lavatrici può essere trattata in modo efficiente e restituita agli stessi consumatori: in questo caso i condomini di un edificio di 40 piani.

L’obiettivo della Epic OneWater Brew, in un momento storico nel quale gli Stati Uniti occidentali sono alla prese con una siccità cronica, è quello di produrre una bevanda “dimostrativa” per attirare l’attenzione sul tema dell’acqua riciclata e sensibilizzare l’opinione pubblica sul suo potenziale non sfruttato soprattutto a causa delle attuali normative commerciali americane che, al riguardo, sono molto severe.

Chi l’ha provata parla di una birra frizzante e gradevole da consumare. Aaron Tartakovsky, co-fondatore e Ceo di Epic Cleantec, ha spiegato: “In futuro, una volta che le autorità di regolamentazione saranno sulla stessa lunghezza d’onda, molte aziende produrranno e venderanno prodotti alimentari simili: per il momento infatti non è possibile mettere in vendita la bevanda”.

Epic OneWater Brew

Tartakovsky, inoltre, ha spiegato che: “Il sistema è progettato per riciclare 28.390 litri al giorno, ovvero 9,4 milioni di litri all’anno per un solo edificio. A livello globale i condomini utilizzano il 14% di tutta l’acqua e quasi nessuno di loro la riutilizza: con questo progetto invece se ne potrà riutilizzare fino al 95%”.

Un metodo di riciclaggio innovativo che, senza dubbio, se si diffonderà, come quello brevettato a Singapore che ha già dato vita ad un prodotto brassicolo in commercio, aiuterà numerosi birrifici a non sprecare la preziosa risorsa rendendo la produzione di birra più ecosostenibile a livello globale.

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