Un’occasione unica, per tutti gli amanti del vino, di provare gli eccellenti vini toscani di Carpineto in una manifestazione dedicata al centro/sud Italia.
Dall’archivio enoico di CARPINETO, compendio storico della viticultura toscana con oltre 100 mila bottiglie delle tre denominazioni storiche della regione, una piccola summa enoica per la masterclass di VITIGNO ITALIA a Napoli.
Il 14 e 15 maggio CARPINETO Grandi Vini di Toscana sarà a VITIGNO ITALIA, Il Vino, a Sud – Napoli, Maschio Angioino con un banco d’assaggio (Isola B – postazione B1) dove il pubblico potrà spaziare tra i grandi rossi a denominazione per i quali l’azienda è famosa ma conoscere anche due dei bianchi che si stanno imponendo sulla scena con sempre maggiore interesse, in particolare il Vermentino Valcolomba e il Farnito Chardonnay.
Ma c’è di più, gli appassionati del settore e i sommeliers il pomeriggio di lunedì 15 maggio alle 17.00 avranno modo di approfondire infatti quella Toscana dei grandi rossi che si mostra tra i vigneti, si racconta negli anni e si riassume nel calice, con una masterclass dal titolo emblematico: CARPINETO I tempi e i modi del Sangiovese.
In degustazione:
BRUNELLO DI MONTALCINO D.O.C.G. 2018 e 2012
VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA D.O.C.G. 2018 e 1989
CHIANTI CLASSICO RISERVA D.O.C.G. 2018 e 1995
La masterclass guidata da Tommaso Luongo, Presidente AIS Toscana e da Luciano Pignataro, giornalista e critico enogastronomico, sarà un appassionante viaggio attraverso le tre denominazioni principe della regione, con alcuni vini “cult” espressione non solo di declinazioni diverse del sangiovese, vitigno dalla straordinaria trasversalità sensoriale, ma anche un viaggio e un racconto attraverso gli anni scoprendo vini profondi e dalla grande costanza qualitativa.
L’ARCHIVIO ENOICO
L’Appodiato di Dudda a Greve in Chianti, sede originaria della CARPINETO nel Chianti Classico, è il cuore storico dell’azienda, emblematicamente rappresentato anche da un archivio enoico tra i più forniti, con un grande numero di annate storiche, che ha sede proprio qui.
Oltre all’archivio, molto spazio in cantina è dedicato all’elevazione nei legni. Mentre l’affinamento dei vini imbottigliati avviene in una cella sotterranea a temperatura costante che può ospitare fino ad un milione di bottiglie.
Non sono poche le aziende storiche toscane che hanno un archivio delle loro annate migliori. Quello che rende però l’archivio di Carpineto unico è la varietà, la profondità ed anche l’ampia disponibilità di tutti i vini.
L’archivio comprende Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello e Super Tuscan.
L’idea di costituire un archivio delle bottiglie nacque agli stessi fondatori, Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, loro stessi, ovviamente, grandi appassionati di vino, fin dall’inizio. Per dimostrare la longevità dei prodotti iniziarono così fin dai primissimi anni a conservare le annate più prestigiose nonché quelle più premiate….’male che va – dicevano – ‘ce le beviamo noi!’ Ma così poi non è stato!
Tra i clienti VIP, Bill Gates, grande amante del Chianti Classico e Celine Dion che predilige un Super Tuscan, il Farnito Cabernet Sauvignon ma è rimasta colpita anche dal Vino Nobile di Montepulciano.
Almeno dagli anni ’80 in poi le bottiglie in archivio non sono mai state, e mai saranno, “pezzi da museo” raccontano in Carpineto. Si tratta infatti di bottiglie con un grande appeal per appassionati, ristoratori, enoteche di livello e case d’asta.
Appeal dovuto soprattutto a cosa c’è in bottiglia, alle qualità intrinseche dei vini Carpineto dalla spiccata attitudine alla longevità e alle modalità di conservazione volute dagli stessi produttori, condizioni cioè ottimali sin dal momento dell’imbottigliamento.
La procedura per chi acquista verticali prestigiose prevede che vengano etichettate al momento dell’ordine per assicurare una presentazione perfetta e spedite in una cassetta di legno sigillata.