HomeIntervisteDaniele Salviato. L'ospitalità passa dalla domanda: "Come stai?"

Daniele Salviato. L’ospitalità passa dalla domanda: “Come stai?”

Tre domande a Daniele Salviato, braccio destro di Samuele Ambrosi al Cloakroom Cocktail Lab di Treviso e primo vincitore italiano della Nikka Perfect Serve.

Braccio destro di Samuele Ambrosi al Cloakroom Cocktail Lab di Treviso, esperto di chimica applicata alle tecniche di miscelazione, è un bartender appassionato, competente, sempre ospitale, determinato e grintoso. Non sorprende che, dopo l’oro alla Sabatini Cocktail Competition, Salviato abbia conquistato di recente pure il podio della Nikka Perfect Serve, primo italiano nella storia a vincere questa prestigiosa gara dedicata al servizio perfetto.

daniele salviato“Che dire? Lo ammetto, per me è stata una grande soddisfazione. E sono davvero felice di volare a inizio 2023 in Giappone!”, ci racconta al telefono Daniele Salviato con un entusiasmo contagioso. Cresciuto in un paese del Veneto con una forte cultura enologica, liquoristica e di distillazione di vinacce, al mondo degli spirits si è avvicinato da piccolo. “Già da bambino distillavo con il nonno la grappa dietro casa”, ricorda con una nota di commozione nella voce.

Dopo avere aperto (e poi ceduto) un bar e, in seguito, una pizzeria notturna, Daniele ha individuato la sua vera passione: la mixology. Così, prima è emigrato a Milano, mecca italiana del bere miscelato, e si è fatto le ossa al Mag di Angiolillo & Soci, poi è andato a Venezia, al validissimo Mercante di Zampieri. E infine, tre mesi prima della pandemia, tornato a casa ha cominciato a lavorare al Cloakroom Cocktail Lab di Samuele Ambrosi.

Daniele, la prima regola per garantire un’ospitalità impeccabile?
Senza dubbio, l’attenzione verso il cliente. Che si deve esprimere in modo diverso a seconda del target di riferimento e della capacità del locale. In un hight volume bar come il Cloakroom, per esempio, non potrei certo aprire la porta a ogni avventore che entra, ma a tutti regalo un sorriso e chiedo come sta. In un secondo tempo, mi informo sui suoi gusti”.

daniele salviatoIn che modo?
La prima domanda da porre è: che cosa bevi in genere? Che sapori ti piacciono?

Parliamo di mixology trend…
La miscelazione ha legami sempre più stretti con la cucina in fatto di tecniche, attrezzature e ingredienti e sta diventando sempre più consapevole, green e responsabile, sulla scia della cucina. Per quanto riguarda i drink, c’è un ritorno ai classici. Intramontabili e facilmente rivisitabili senza mettere in discussione la loro filosofia e ricetta.

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Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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