HomeCuriositàDistillation history: rum, il distillato dei Caraibi dai pirati ai cocktail tiki

Distillation history: rum, il distillato dei Caraibi dai pirati ai cocktail tiki

Venerdì 16 agosto si celebra l’International Rum Day, giornata dedicata al distillato caraibico di canna da zucchero.

O meglio, una delle giornate dedicate al rum, visto che il secondo sabato di luglio è tradizionalmente il World Rum Day… Ma ogni occasione è buona per festeggiare con cocktail come Daiquiri, Mojito o Piña Colada

rum La storia del rum

Protagonista nel bere miscelato come ingrediente di tantissimi cocktail, il rum affonda le sue origini in piena era coloniale, nel 1600. E infatti, a contendersene la paternità sono le tre potenze che all’epoca si spartivano i Caraibi: Francia, Spagna e Inghilterra. Ognuna delle quali ha dato origine a una scuola di distillazione di questa acquavite ottenuta dalla distillazione della melassa della canna da zucchero, ognuna con le proprie peculiarità a livello di lavorazione.

Come spiega lo storico della mixology Fulvio Piccinino nel suo libro Saperebere, i francesi sostengono che le prime notizie sulla distillazione di rum risalgono alla fine del ‘600 quando, in Martinica, il frate domenicano Jean Baptiste Labat avrebbe prodotto la prima acquavite di canna da zucchero.

RUM Diversa la versione raccontata dagli spagnoli, secondo i quali la prima distillazione sarebbe stata realizzata a Cuba, sempre per merito di un frate, giunto sull’isola per evangelizzare la popolazione locale. Per gli inglesi, invece, il rum sarebbe nato alle Barbados grazie alla distilleria Mount Gay, attiva dagli inizi del 1600, anche se la fondazione ufficiale è datata 1703.

Medicina contro lo scorbuto

Comunque sia, in origine l’aguardiente, antenato del rum ma più grezzo in quanto non invecchiato, veniva distribuito ai marinai delle imbarcazioni pirata, ma anche a quelli della Royal Navy britannica come medicinale, diluito con acqua, allo scopo di combattere lo scorbuto. Un po’ come i primi gin. Verso la metà del ‘700, per diluire l’aguardiente servito ai marinai, viene utilizzato succo di lime, per le sue proprietà disinfettanti: questo cocktail primordiale viene chiamato Grog, dal soprannome dell’ammiraglio Vernon.

Distribuzione di rum ai marinai della Royal Navy britannica

Nello stesso periodo iniziano a diffondersi i rum invecchiati, distillati anche in Nord America e che, nel secolo successivo, si diffondono in Europa, sulla scia della moda dei prodotti esotici. Agli inizi del ‘900, tuttavia, le importazioni nel Vecchio continente crollano a causa delle politiche autarchiche attuate da molti Paesi europei. Nascono così diverse imitazioni locali ottenute dalla distillazione di vinacce, vino e cereali con l’aggiunta di una miscela di aromi chiamata Creola.

Nel periodo del Proibizionismo negli Usa, fiorisce il turismo “alcolico” degli americani che vanno a bere a Cuba e in Giamaica, determinando il boom delle produzioni locali di rum. Che vengono anche importate illegalmente negli Usa dai cosiddetti “rum runners”, contrabbandieri del distillato che si servono di veloci imbarcazioni.

La miscelazione tiki

Poco dopo la fine del Proibizionismo, nel 1933, proprio il rum è alla base della nascita della miscelazione tiki a opera di Donn Beach. Il quale, dopo avere viaggiato in mezzo mondo, nel suo Don the Beachcomber, locale dall’ambientazione caraibica/polinesiana a Hollywood, inventa una serie di cocktail al rum di ispirazione esotica. E li serve in bicchieri colorati dalle forme stravaganti o ricavati da noci di cocco o ananas, per accompagnare i clienti in un viaggio virtuale ai tropici.

Durante la Seconda guerra mondiale gran parte delle distillerie negli Stati Uniti vengono convertite alla produzione di carburanti, lasciando sostanzialmente ai paesi caraibici l’esclusiva della produzione di rum nelle sue diverse tipologie. Bianco, ambrato, scuro, añejo (invecchiato), overproof, per citare le macrocategorie più diffuse, cui si aggiungono i rum agricoli, per lo più di scuola francese, ottenuti dalla fermentazione del puro succo di canna da zucchero anziché dalla distillazione della melassa.

Per la cronaca, la distribuzione della dose giornaliera di rum ai militari della Marina militare britannica è rimasta in vigore fino al 1970, mentre in Canada la pratica è proseguita fino al 1972.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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