I fluo drink tornano trendy, dopo 5 anni dal primo boom. Perché come la moda, anche la mixology si ripete. E con tempi simili.
“Il mondo del bartending si ricicla spesso e quasi nessuno ci fa più caso. I social media, che se usati bene rendono popolari velocemente, amplificano una tendenza tipica di questa fase storica. E pensare che fino a pochi anni fa solo di rado i barman creavano un book fotografico dei drink in carta”. Chi parla è Dario Comini. Che poi aggiunge: “Oggi per gli under 35 tutto è nuovo. Non conoscono i drink del passato, né quelli degli anni ’90, 2000”.
Il fondatore e titolare del Nottingham Forest di Milano, pioniere in Italia a proporre i fluo drink, puntualizza poi: “Come nella moda, nella mixology ci sono dei cicli. E io non sono contrario alla rivisitazione di cocktail già visti, ma non mi piacciono le fotocopie senza creatività”.
Intervista ad Alex Faroldi, creativo della miscelazione
Tra i best seller fluo del Nottingham, un Gin Tonic Fluo servito in un bauletto da chimico con una lampada UV, un backer con ghiaccio, anice stellato e cannella, una brocca di e una fiala con il gin arricchito da vitamina B2.