Tra le tante manifestazioni di primavera torna anche “Merenda nella Olivetta” edizione 2023, che è iniziata il penultimo weekend di aprile e si concluderà il 31 di maggio.
L’iniziativa giunge quest’anno alla sua terza edizione, nacque infatti in pieno periodo Covid per volere dell’Associazione “Città dell’olio”, con l’idea di dare un’occasione per stare insieme tra i filari di ulivi, rispettando il distanziamento quando era assolutamente necessario farlo.
L’esperimento riuscì bene, complice la voglia di aria aperta e di riscoperta dei luoghi dietro casa, tipica di questi anni, e di conseguenza divenne appuntamento fisso annuale. Nel programma 2023 come sempre incontri con agricoltori, corsi di assaggio, concerti tra gli ulivi, letture di poesie e anche laboratori didattici per i più piccoli.
“Un’esperienza unica da vivere dall’alba al tramonto, immersi nel paesaggio olivicolo – Si legge sul sito nella presentazione dell’iniziativa – Un’occasione per entrare in contatto con la natura attraverso la magia e la bellezza dei luoghi storici degli olivi e delle olivete. Una giornata all’aria aperta da vivere all’insegna del relax e del divertimento, da soli o in famiglia, in coppia o con gli amici che mette d’accordo tutti: adulti e bambini.”
Un’iniziativa che punta ad avvicinare le persone a questa straordinaria coltura che, a causa dell’abbandono, in alcune zone del Paese rischia di scomparire.
“La Merenda nell’Oliveta – afferma Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio – è un evento sempre molto atteso. Il trend è in crescita, quest’anno le Città dell’Olio che hanno organizzato la Merenda sono molte di più e sono sempre più consapevoli della necessità di investire sull’oleoturismo. I nostri borghi sono meta di un turismo di comunità. I visitatori sono in cerca di esperienze uniche legate al mondo dell’olio per questo abbiamo deciso di far parlare gli olivi secolari e millenari che sono il fiore all’occhiello del nostro patrimonio olivicolo, attraverso la voce delle persone che se ne prendono cura, gli olivicoltori”.