È iniziata la vendemmia 2021, un anno contraddistinto in varie zone da gelate primaverili intense e ripetute, seguite da fasi di maltempo estivo e grandinate che in molti casi hanno lasciato il segno.
Tutto sommato però in Italia la situazione appare molto diversa (e migliore) rispetto a quella per esempio dei “cugini” francesi che lamentano, in un recente rapporto, un meno 30% di produzione prevista, proprio a causa delle gelate. In Italia invece pare la situazione sia nettamente migliore, con una produzione che non dovrebbe discostarsi più di tanto da quella dello scorso anno, e un +10% di consumo domestico che guida e traina la ripresa del mercato nella prima metà di quest’anno.
Ulteriore nota positiva la ripresa delle vendite dei vini europei sul mercato Usa e parzialmente anche in quello dell’UK; con queste prospettive si fa più concreta la speranza delle aziende italiane di riportarsi già entro il corso del 2021 ai livelli pre pandemia.
Diversi da regione a regione, ma comunque sensibili, i danni da maltempo: i più estesi quelli dovuti alle gelate primaverili che sono però stati in parte recuperati durante la stagione.
La Lombardia è stata condizionata localmente da forti grandinate estive oltre che dalle gelate che hanno colpito in particolare alcune zone del Franciacorta. Emilia Romagna e Piemonte hanno avuto danni da gelo piuttosto circoscritti; mentre dalle Marche in giù i problemi sono stati legati soprattutto a siccità e gran caldo estivi.
Curiosamente è stata però la Sardegna la regione più colpita dalle gelate, con danni che provocheranno un calo della produzione stimati nel 40-50%.
Questa la fotografia della situazione attuale, ma si tratta di dati ancora parziali dato che la vendemmia è iniziata solamente in limitate porzioni di territorio e solo relativamente ad alcune varietà, e si stima ci sarà un ritardo di circa 15 giorni rispetto allo scorso anno, a causa del deficit vegetativo dovuto al freddo, accumulato nei primi mesi del 2021.