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A Milano nasce il primo bar total cashless. Noi diciamo no. E tu?

Senza giri di parole: noi di ApeTime non applaudiamo per nulla l’esperimento del Base di Milano (spazio polifunzionale dotato di bar in via Bergognone), il primo locale in Italia ad abbracciare in toto il cashless. Ovvero, la formula del pagamento digitale

Intanto, chiariamo il concetto di locale cashless. Significa che qui ogni prodotto, dai panini ai cocktail fino al caffè, si può pagare esclusivamente con bancomat, carte o App.

E ribadiamo, a noi il total cashless non piace. Perché pagare in contanti è un diritto. Ma attenzione: ci teniamo pure a dire che siamo anche contro i locali che impongono di pagare solo cash.

L’obbligo è la base di tutte le dittature. Fasciste, naziste, fiscali. Ops. Qui entriamo in politica. Non divaghiamo…

cashless Quindi, torniamo alla cronaca. Va detto che Base è nato in un’area di proprietà del comune di Milano e non a caso alla presentazione dell’iniziativa, in partnership con Nexi fornitore dei Pos di ultima generazione necessari al superamento di oboli e carta frusciante, c’era anche il sindaco Beppe Sala. E non serve essere esperti di politica per annusare da parte del sindaco meneghino la voglia di recuperare qualche euro dal Recovery Plan…

Se ci riuscisse, bene per Milano. Ma è un’altra storia. 
Detto questo, noi ai locali cashless diciamo no. E Tu?

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Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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