Senza giri di parole: noi di ApeTime non applaudiamo per nulla l’esperimento del Base di Milano (spazio polifunzionale dotato di bar in via Bergognone), il primo locale in Italia ad abbracciare in toto il cashless. Ovvero, la formula del pagamento digitale
Intanto, chiariamo il concetto di locale cashless. Significa che qui ogni prodotto, dai panini ai cocktail fino al caffè, si può pagare esclusivamente con bancomat, carte o App.
E ribadiamo, a noi il total cashless non piace. Perché pagare in contanti è un diritto. Ma attenzione: ci teniamo pure a dire che siamo anche contro i locali che impongono di pagare solo cash.
L’obbligo è la base di tutte le dittature. Fasciste, naziste, fiscali. Ops. Qui entriamo in politica. Non divaghiamo…
Quindi, torniamo alla cronaca. Va detto che Base è nato in un’area di proprietà del comune di Milano e non a caso alla presentazione dell’iniziativa, in partnership con Nexi fornitore dei Pos di ultima generazione necessari al superamento di oboli e carta frusciante, c’era anche il sindaco Beppe Sala. E non serve essere esperti di politica per annusare da parte del sindaco meneghino la voglia di recuperare qualche euro dal Recovery Plan…
Se ci riuscisse, bene per Milano. Ma è un’altra storia.
Detto questo, noi ai locali cashless diciamo no. E Tu?