Vabbè, ora stiamo esagerando. Dopo le polemiche sul supplemento di due euro per tagliare a metà un toast sul Lago di Como o per un piattino vuoto di condivisione a Finale Ligure, ora sul fronte opposto arriva lo sconto sul caffè se ti porti tazzina e cucchiaino da casa.
L’iniziativa in questo caso è della Bottega del Caffè, a Millesimo (Savona): 50 centesimi di sconto sull’espresso (che costa così 70 centesimi anziché 1,20 euro) per i clienti che portano la tazzina, il cucchiaino e – se lo gradiscono – lo zucchero.
I gestori, al Secolo XIX, parlano di “un progetto per favorire il risparmio economico e il rispetto ambientale” e di “una buona idea per ammortizzare i rincari legati all’aumento delle materie prime, ma senza rinunciare al piacere di un buon caffè di qualità o alla colazione al bar”.
Sarà. Perché, se è vero che “portando la tazzina da casa andiamo a ridurre il consumo dell’energia elettrica e il consumo dell’acqua della lavastoviglie”, è altrettanto vero che presumibilmente il cliente laverà la sua tazzina e il suo cucchiaino, una volta tornato a casa. Di conseguenza il consumo di energia e acqua, se tutto va bene, sarà a somma zero. Così come il risparmio ottenuto al bar, visto che poi sarà il cliente stesso ad accollarsi i costi del lavaggio.
E poi, diciamolo, facciamo fatica a immaginare qualcuno che esca di casa con tazzina e cucchiaino in tasca o nella borsetta, per poi riprenderseli (sporchi) dopo avere consumato il caffè e portarseli dietro per il resto della giornata, magari in ufficio… E ancora, scusate: ma davvero il lavaggio di una tazzina e di un cucchiaino in lavastoviglie (assieme a numerose altre stoviglie) più un’eventuale bustina di zucchero incidono per 50 centesimi sulle spese di gestione di un locale?
Una cosa è certa: la Bottega del Caffè di Millesimo ha sicuramente trovato un modo efficace per fare parlare di sè sui media. Pubblicità a costo zero. Bravi. Per affrontare seriamente il tema dei costi e del risparmio energetico, però, ci vuole ben altro.
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