Fra i cocktail con illustri trascorsi cinematografici c’è il Tom Collins, variante del John Collins, dalle origini tanto antiche quanto incerte.
Secondo alcuni, lo avrebbe creato verso la fine dell’Ottocento tal John Collins, barman del noto Limmer’s Old House di Londra, il quale si sarebbe ispirato al Gin Punch, che era la specialità del locale sin dal 1814.
Stando a un’altra versione, come ricorda lo storico della miscelazione Fulvio Piccinino, questo cocktail sarebbe nato negli Usa e avrebbe preso il nome da una colossale burla diffusa all’epoca nel Paese, dove l’espressione “Hai mica visto Tom Collins?” faceva riferimento a qualcosa che non esiste, a una storia priva di fondamento. E sempre da una burla sarebbe derivata la variante Tom Collins, che si distingue dall’originale per l’utilizzo di un gin Old Tom.
Approfondiremo questa complessa storia in un futuro articolo. Di certo, come dicevamo, il Tom Collins ha vissuto un ritorno di popolarità nel terzo millennio grazie a “Ti presento i miei“, film di Jay Roach con Robert De Niro e Ben Stiller uscito nel 2000. In cui questo cocktail appare più volte nel ruolo di “coprotagonista”… in quanto drink preferito del protagonista.
Tom Collins, la chiave d’accesso al “cerchio di fiducia”
Nel film, una divertente commedia all’americana, il Tom Collins viene infatti preparato in casa da Jack Byrnes, ex psicologo della Cia in congedo (interpretato dal grandissimo Robert De Niro), che utilizza un ready to drink in bottiglia e lo completa con l’aggiunta di ingredienti freschi. Per la cronaca, la ricetta di questo cocktail prevede 45 ml di gin Old Tom, 30 ml di succo di limone fresco, 15 ml di sciroppo di zucchero e 60 ml di soda, completati da una garnish composta da una fetta di limone e una ciliegia al maraschino.


Don: Vai a prendere gli ordini di mamma e Francine.
Sally: Due Tom Collins.
Don: Ok, non rovinare la ciliegina sulla torta. Inseriscilo alla fine. Cerca di tenerlo nella parte superiore del bicchiere, il gin.
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