Dopo tre anni di rinvii, annullamenti e restrizioni varie causa Coronavirus, il 2023 ci ha finalmente restituito – fra le altre cose – la vera Milano Design Week. A pieno regime.
E ce n’era bisogno, essendo uno dei massimi appuntamenti internazionali che coinvolgono Milano e, in generale, l’Italia. E che non riguarda solo il design.
Ma non solo. Sono sempre più numerosi i produttori di distillati, di vini, di caffè che cavalcano gli eventi del Fuorisalone, beneficiando della loro visibilità e risonanza anche al di fuori dei confini italiani.
Abbiamo già accennato al Design Gin Garten organizzato quest’anno da Monkey 47. Ma alla Design Week c’è anche Campari, che con Campari Soda è presente agli appuntamenti #SenzaEtichette e propone l’Aperitivo Designed by Campari Soda, che quest’anno coinvolge oltre 15 partner. Mentre il Camparino in Galleria ospita le sculture in 3D ispirate ai pupazzi pubblicitari di Fortunato Depero.
Ci sono i temporary bar mobili (sponsorizzati) che servono cocktail nelle strade dei “design district”. Ma non si sono fatti sfuggire l’occasione nemmeno diversi produttori di vini, Prosecco e Champagne, partner di numerosi eventi nel programma del Fuorisalone. E neppure Nespresso.
Insomma, la Design Week è un business anche per i produttori di alcolici e di caffè, che hanno l’opportunità di avvicinare direttamente il (numeroso) pubblico degli eventi milanesi e allo stesso tempo associano il proprio marchio a iniziative – vernissage, mostre, presentazioni… – legate al bello, al ricercato, all’arte. A tutto vantaggio dell’immagine del marchio.
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