Tricolore. Si chiama così il panino ideato da Filippo La Mantia qualche anno fa. Un nome che è un omaggio all’Italia, evidentemente.
Una ricetta semplice e gustosa che noi ti riproponiamo oggi perché è veloce e d’appeal, ideale per celebrare l’arrivo del 2023 nel segno del nostro Paese. Scopri come si fa, stupirai tutti, che siano clienti, amici o parenti!
Ricetta, Tricolore di Filippo La Mantia
Ingredienti:
60 gr di prosciutto crudo
2 cucchiai di stracciatella di burrata
4 pomodorini cotti al forno
1 cucchiaio di pesto al basilico home made
Per il pesto:
50 gr basilico
15 gr grana grattugiato
15 gr granella di pistacchio
15 gr mandorle
Olio extra vergine di oliva
sale pepe q.b
Preparazione:
Inserire gli ingredienti in un contenitore e frullare con un minipimer. Aggiungere olio per ottenere una consistenza densa, ma non liquida. Scaldare il pane e quindi stendere il pesto dopo aver tolto parte della mollica, poi aggiungere il prosciutto, la stracciatella e i pomodorini tagliati a metà fatti cuocere precedentemente.
Pomodorini, come farli:
Tagliare i pomodorini a metà, condirli con un filo d’olio e qualche scorza di arancia. Quindi cuocerli in forno a 150 gradi per circa 1 ora.
APPROFONDIMENTO su CHEF LA MANTIA
Abbiamo intervistato lo chef a Milano in diretta su Facebook ai margini della presentazione alla stampa di Filippo La Mantia – Oste&Cuoco, il suo ultimo locale aperto al primo piano del Mercato Centrale, cui si accede poco prima di arrivare nella scuola di cucina. Uno spazio elegante, disposto su 140 metri quadrati e dotato di circa 80 coperti.
Ecco cosa ci ha detto!
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Dalla cucina d’autore alle catene. Non molto tempo fa, Burgez ha lanciato REHAB. Parliamo di un panino pensato per contrastare gli effetti collaterali dell’hangover. Un prodotto disponibile in tutti i 20 punti vendita del brand presenti sul territorio nazionale – da Torino a Napoli passando per Milano e Roma. Dalla forma allungata come gli hot dog, è farcito con carne, cheddar cream, cetriolini, cipolla, crispy bacon, jalapeño, senape e ketchup. Del resto, deve essere sostanzioso per “rianimare” anche chi sta proprio in coma.
A Palermo con guastedda si indica sia la focaccina ricoperta di sesamo sia il panino tondo. Ed è passata nella storia della gastronomia palermitana per la sua versione con la milza, il polmone, la ricotta e il caciocavallo.
La guastedda ca meusa è uno dei tipici piatti tradizionali palermitani di street food. Ecco la ricetta dell’Antica Focacceria San Francesco, un locale storico di Palermo con quasi 200 anni di vita (è nata nel 1834).