Classe 2001, Francesco Giorgi, oggi dietro al bancone del Ru.De. Centocelle a Roma, fa il bartender da otto anni.
“Ho cominciato a lavorare al bar a 16 anni, come lavabicchieri. E mi sono formato tra discoteche e american bar, un genere di locali dove volavano le bottiglie”.
Incontrato in occasione della terza tappa del Gin per Te Tour proprio al Ru.De. Centocelle (la quarta si svolgerà giovedì 20 aprile sempre a Roma, al The Gipsy Bar in zona Pigneto), Francesco Giorgi si è esibito in alcuni movimenti di flair.
Una declinazione acrobatica e spettacolare del bartending, il flair, divenuta popolare in particolare grazie al film “Cocktail” del 1988 con Tom Cruise. E pazienza se qualche “purista” del bere miscelato storce il naso: oggi i bravi flair bartender, oltre a sfidarsi in scenografiche competizioni anche a livello internazionale, sono particolarmente richiesti (e ben pagati) non solo in discoteche, disco-pub e affini, ma anche per eventi privati e aziendali. Dove lo spettacolo, dietro il bancone, è importante almeno quanto i drink.
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