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3 progetti food premiati alla 25^ Edizione “Targa Rodolfo Bonetto”

Con più di 100 i progetti in gara e 5 le categorie valutate, sono tre le idee premiate che riguardano la cucina e il food.

Per la 25^ Edizione “Targa Rodolfo Bonetto” viaggiare, abitare, lavorare, tempo libero, musica (strumenti) sono le categorie valutate, emblematiche di un coinvolgimento completo della sfera dell’esistenza e di quelli che saranno i prossimi modi dell’abitare e del vivere contemporaneo.

Rivolta agli studenti di Università e Scuole di Design, l’iniziativa incoraggia quella libertà di esprimersi in modo anticonvenzionale che ha sempre contraddistinto l’operato di Bonetto, premiando progetti e concept originali per destinazione d’uso e non ponendo alcun limite nei confronti del linguaggio progettuale stesso.

I vincitori di questa edizione sono stati proclamati il 12 ottobre scorso a Milano presso la prestigiosa sede dell’ADI Design Museum

3 progetti food premiati alla 25^ Edizione “Targa Rodolfo Bonetto”

“Un progetto che risponde in pieno agli obiettivi che si pone il bando regionale ‘Demo’: stimolare iniziative in grado di esaltare il genio artistico tipico dei nostri designer. Stiamo infatti parlando di uno tra i comparti competitivi più dinamici e importanti nel tessuto economico lombardo. Il nostro obiettivo deve essere quello di far crescere la fantasia e la creatività dei nostri giovani designer, futuri ambasciatori del Made in Italy nel mondo. Da sempre espressione del concetto del ‘bello’, le produzioni artigianali italiane si sposano perfettamente con l’innovazione e l’eccellenza delle proposte di design, tratto distintivo del Bel Paese in ambito internazionale. Qualità dei prodotti, fantasia e talento creativo: ecco come possiamo essere vincenti. In tal senso, Regione Lombardia sostiene progetti e designer che danno lustro alle nostre creazioni” – dichiara Lara Magoni, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia.

I Progetti Vincitori

Accanto al Presidente Marco Bonetto e al Vicepresidente, lo scrittore Decio Carugati, la Giuria di questa edizione si è composta di personalità di spicco dal differente background culturale e professionale, a garanzia di una scelta neutrale, esente da qualsiasi influenza stilistica.

L’unico criterio è stato quello di premiare la sperimentazione, la diversità, rifacendosi ai principi dell’Universal Design inclusivo e promotore.

Primo Classificato

Il Progetto Swarmix, curato da Edoardo Amato, Enrico Canella e Giacomo Pizzoni dello IED di Milano. L’idea ruota attorno a un’esigenza imminente per il futuro del Pianeta e delle prossime generazioni: la salvaguardia delle api e la loro ripopolazione, dunque l’urgenza di un coinvolgimento attivo delle persone nel supportare gli apicoltori.

Swarmix è un sistema che mette in relazione un particolare alveare apicentrico costruito in materiale naturale, gli utenti e gli apicoltori stessi. Scaricando l’app appositamente creata e sottoscrivendo un abbonamento, infatti, attraverso sensori e telecamere integrate all’alveare sarà possibile monitorare h 24 la salute di questi preziosi insetti, costantemente curati dalle mani di un apicoltore esperto.

Il progetto è stato ritenuto meritevole di vittoria per la sua completezza: una startup innovativa che da una parte riserva particolare attenzione alla preservazione delle api e al mantenimento della biodiversità; dall’altra, attraverso un mix efficace di gioco e realtà e l’utilizzo di tecnologie digitali, avvicina in modo intelligente le persone alle attività di un apicoltore.

Secondo Classificato

Il Progetto Pastago curato da Sofia Luppi Areosa, Gianluca Pegolo e Lorenzo Taccetta del Politecnico di Milano. Pastago è un piccolo elettrodomestico in grado di preparare automaticamente tipi di pasta diversi, preparati con differenti farine.

L’oggetto vuole essere un alleato portatile per tutti coloro che ricercano uno stile di vita sano o che devono rispondere ad esigenze particolari dettate da intolleranze alimentari – come la celiachia – o semplicemente per chi vuole sperimentare in cucina.

La giuria ha ritenuto il progetto completo e innovativo: rendendo possibile la realizzazione della pasta ovunque, si crea una sorta di convivialità inusuale. Pastago unisce tradizione e innovazione, ovunque si voglia andare.

Terzo Classificato

Il Progetto IEDEX curato da Alessandro Ingravalle dello IED di Milano. IEDEX è un servizio di leasing che offre un’esperienza di esplorazione turistica a bordo di una bici elettrica marchiata IED per riscoprire luoghi o attrazioni poco conosciute dell’hinterland milanese. Attraverso l’apposita IEDEXApp è possibile pianificare l’esperienza desiderata.

Due le configurazioni di itinerario – e di conseguenza della bici – disponibili: Urban per rimanere all’interno della città; e Rural, fuori dai confini di Milano che può prevedere anche un pernotto in un campeggio. Oltre a tutte le dotazioni necessarie, come una borsa montata sul telaio per portare con sé il necessario durante una visita o l’occorrente per una notte fuori, la bici marchiata IED è dotata di un navigatore integrato al manubrio: il navigatore avvertirà l’utente in caso di vicinanza ai Must See, possibili deviazioni suggerite per scoprire attrazioni inaspettate.

La giuria ha apprezzato il concept che vuole incentivare la mobilità sostenibile e comoda e il turismo di prossimità nella città di Milano e in Lombardia, proponendo un’esperienza divertente per gli utenti.

Menzione Speciale

Il Progetto Quantum ergo six, curato da Alessandro Boscariol, dell’ISIA Roma Design (sede decentrata di Pordenone). Il progetto si occupa di un completo redesign delle classiche racchette per lo sci di fondo, affinché possano essere completamente smontabili. Modifiche che in caso di rottura della racchetta consentirebbero di sostituire un solo componente, oltre che di utilizzare l’attrezzo anche per svolgere altre attività outdoor, come il trekking, la camminata nordica o lo skiroll. Il tutto è stato realizzato mediante processi di analisi LCA utile per generare e sviluppare prodotti sostenibili: lo scopo è quello di incentivare uno stile di vita attivo e sano.

Le motivazioni del riconoscimento riguardano non solo il connubio di ergonomia e design che contraddistingue il progetto, ma anche l’attento studio dei materiali di cui è composto l’oggetto sportivo immaginato. Materiali che ne aumentano la resistenza, così come la forma concepita per l’impugnatura ne migliora funzionalità e controllo sulla neve.

Oltre alla targa e all’attestato di partecipazione, i primi classificati hanno ricevuto uno Scooter personalizzato; i secondi e terzi invece una macchina da caffè Bonetto Design, un oggetto che si distingue per qualità, gusto ed estetica.

Targa della Critica

Il Progetto Jellyfish & Claw, curato da Simone Scuteri dell’Isia di Pescara. Si tratta di due posate ideate per una nuova gestualità nel consumo dei cibi a tavola, che consentono di afferrare comodamente finger food e street food senza sporcarsi le dita o per servirsi in tavola dal piatto di portata, evitando di dover mettere le mani nel piatto stesso.

Ispirate alla gestualità delle bacchette della cultura culinaria orientale, non solo rendono eleganti dei gesti considerati informali, ma evitano un avvicinamento eccessivo delle mani alla bocca: un aspetto igienico importante in questo periodo storico.

Jellyfish è realizzata in MATER-BI, una bioplastica biodegradabile; mentre Claw è in acciaio inox 18/10 e può essere utilizzata anche in contesti professionali. Composta da due bracci che si chiudono l’uno sull’altro come la chela di un granchio, può essere impugnata come una posata e non come una pinza da cucina.La Targa della Critica vuole premiare lo sviluppo intelligente di ergonomia e funzionalità, con un design curato. Un oggetto interattivo che può facilitare l’assunzione del cibo e diventare un accessorio interessante nelle nostre case, che potrebbe essere ampliato utilizzando diversi materiali nel rispetto dei principi della sostenibilità.

Targa D’Onore

Della Targa D’Onore è stato insignito l’Arch. Luciano Galimberti, Presidente dell’ADI e membro della giuria di quest’edizione. Un Premio che vuole rappresentare un ringraziamento a Galimberti da parte di tutta la comunità del design italiano per la dedizione e la determinazione dimostrate. Le sue capacità e la sua passione hanno fatto sì che – dal 2014, anno di inizio della sua Presidenza – ADI e ADI Design Museum siano diventati una solida realtà istituzionale, il punto di riferimento del design Made in Italy nel mondo.

Ideato nel 1991 dall’Arch. Marco Bonetto in memoria del padre Rodolfo – uno dei grandi maestri del Design italiano – e organizzato dall’Associazione Rodolfo Bonetto ONLUS, il Premio “Targa Rodolfo Bonetto” vuole rispecchiare e portare avanti il pensiero di questo grande designer, che nel corso della sua carriera professionale ha saputo innovare il concept stesso di prodotto industriale.

La scelta di riservare questo premio solo agli studenti è stata dettata dalla grande attenzione che Rodolfo Bonetto aveva nei confronti dell’insegnamento e verso i giovani stessi, la medesima attenzione che tutt’oggi contraddistingue il figlio Marco.

“Targa Rodolfo Bonetto vuole essere un palcoscenico privilegiato dove i giovani designer possono mettere in evidenza le loro capacità creative e progettuali. L’avanzamento dell’innovazione tecnologica non può prescindere dal design, inteso quale elemento di sintesi tra l’uomo e lo strumento – dichiara Marco Bonetto. Questo è stato il pensiero fondante dell’intero operato di mio padre, che sono orgoglioso di ricordare con questo Premio, giunto quest’anno alla 25^ edizione”.

Un riconoscimento che nasce dalla volontà di rendere noti, ad un pubblico ampio, progetti pensati per rispondere alle attuali necessità degli individui e in grado di anticipare quelle delle generazioni future; progetti capaci di soddisfare bisogni differenti, rapportandosi in maniera equilibrata con una società in continua evoluzione.

“Vogliamo premiare il talento e far comprendere anche al mondo imprenditoriale le potenzialità dei giovani – continua Bonetto. Quello che cerchiamo è un design evoluto e intelligente, che riesca a generare scenari di mercato sorprendenti, diventando fattore determinante nel campo più lato dell’interesse progettuale”.

L’occasione è stata anche quella di dialogo e confronto con il talk “Il design senza tempo: riflessioni sul futuro”. Il giornalista Giorgio Tartaro ha moderato una platea di relatori di spicco del calibro di Walter De Silva – designer, Federico Ferretti – Head of Experience Design Centre Haier Group, Roberto Lo Vecchio – giornalista di Quattroruote e Luciano Galimberti, che hanno discusso sulle nuove opportunità e le nuove sfide che daranno forma ai prossimi scenari del settore.

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