Momus Bar, a Milano, è un cocktail bar. Di più, è una sorta di salotto in cui rilassarsi e bere ottimi drink. Ancora di più, è una piccola famiglia, dove “staccare” davvero a fine giornata, bere bene e fare quattro chiacchiere fra amici, anche se vi si arriva da soli.
Via Losanna è un’elegante e tranquilla via residenziale milanese, non lontana da corso Sempione e dalla “Chinatown” di via Paolo Sarpi: fuori dai classici itinerari della movida, probabilmente – se non abiti in zona o non hai avuto una “dritta” da qualcuno – non penseresti di venire da queste parti per trovare un locale un cui bere un buon cocktail. Errore. Perché proprio qui, lontano dal chiasso delle zone più trendy della notte meneghina, si trova il Momus Bar, una “chicca” che merita di essere scoperta se ami la mixology di qualità, ma non il “casino”.
Mixology classica
Dietro al bancone, Niko e Romeo, due ragazzi di origine albanese che, conosciutisi a Milano ai tempi dell’università, dopo diverse esperienze in alcuni locali della città hanno deciso nel 2018 di unire la loro passione per la mixology e per l’ospitalità per dare vita al Momus. Poco dopo avere rilevato un bar diurno, hanno scelto di concentrarsi solo sulla fascia serale (il locale è aperto tutti i giorni dalle 18 alle 2) ed esclusivamente sulla mixology classica, affiancata giusto da una piccola selezione di birre. “Il locale è piccolo (circa 20 posti all’interno e una trentina nel dehors, ndr), non possiamo fare tutto: così abbiamo puntato su ciò che conosciamo e sappiamo fare bene. Ovvero i classici intramontabili della miscelazione e una drink list di 10 twist on classic, che rinnoviamo ogni anno”, spiega Niko.
“Ogni nostro signature drink è frutto di mesi di ricerca, in cui studiamo attentamente i distillati e gli abbinamenti con gli altri ingredienti, prima di affinare le ricette facendole assaggiare ai nostri clienti più affezionati. Perché al centro dell’attenzione c’è sempre la soddisfazione degli ospiti, non l’ossessione di creare drink per il nostro gusto”, puntualizza Romeo; “Il nostro motto è: inutile strafare, viva la semplicità. Per realizzare un ottimo cocktail, se conosci i distillati e i classici, bastano tre, quattro, massimo cinque ingredienti”.
Così, in lista troviamo ad esempio il Mexican Cardinale, un Cardinale rivisitato col mezcal (l’abbiamo provato: personale ed elegante, ancor più dell’originale) o l’Americano in Scozia, il classicissimo drink italiano “corretto” con un single malt. Ma abbiamo apprezzato anche il Resegone, un twist del Clover Club con la birra, sorprendemente piacevole ed equilibrato (la birra non è un ingrediente troppo “facile”, in miscelazione).
Come in famiglia
Come detto, alla qualità dei drink il Momus accompagna un’atmosfera rilassante e familiare, che ha reso questo locale un vero punto di riferimento per gli abitanti del quartiere e non solo: “Chi arriva da noi, spesso è attratto dal passaparola di chi ci conosce e apprezza i nostri cocktail e il nostro ambiente, e per noi è la più grande soddisfazione”, continua Romeo. Al Momus, tutto è studiato per mettere a proprio agio gli ospiti: dagli arredi da “classico” salotto alle luci soffuse, dal dehors circondato da fiori e piante fino alla cordialità e all’accoglienza dei due titolari, oggi affiancati al banco dal giovane Alessandro. Che, frequentando il locale come cliente, ha scoperto la passione per la mixology proprio grazie a Niko e Romeo.
Del resto, anche loro lo sanno bene: a Milano, di cocktail bar, ce ne sono tanti e molti sono di alto livello. Ma non è affatto scontato trovare nella metropoli un locale dove bere ottimi drink, fatti con passione e competenza, e al tempo stesso rilassarsi davvero. “Il Momus nasce dall’idea di famiglia, se anche sei a casa da solo e hai voglia di passare la serata con un buon drink, da noi troverai sempre qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere: faremo di tutto per farti stare bene. Garantito”.
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