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Birre antiche e tradizionali: la Boza

La “Boza”, conosciuta anche con il nome di ‘bosa’ è un’antica bevanda tipica sia di alcuni Paesi dell’Europa orientale e di alcune aree dell’Asia. Scoprine di più.

In diverse tappe della rubrica ‘Giro del mondo in birra’, e non solo, si è parlato delle antenate delle birre di oggi, bevande che, in alcuni casi, vengono prodotte ancora adesso, come quelle tipiche dei Paesi dell’Africa a base di sorgo e altri cereali coltivati in quelle terre: ricordiamo, ad esempio, la tella’ etiope e la Chakalow’ del Burkina Faso.

Come noto infatti, la bevanda accompagna fin dall’antichità la storia dell’uomo e, in alcune culture, ha costituito anche un tassello centrale nei culti religiosi: questo è il caso dell’Antico Egitto dove, come ha dimostrato il ritrovamento di un birrificio, risalente a 5mila anni fa all’interno di una necropoli, veniva prodotta per essere impiegata durante i riti propiziatori in onore di Osiride, il dio egiziano degli inferi e giudice delle anime.

In questo articolo, parleremo invece di un’antica bevanda tipica sia di alcuni Paesi dell’Europa orientale, come Bulgaria, Romania e Turchia, che di alcune aree dell’Asia, in Nazioni quali il Kazakistan ed il Kirghizistan, e dell’Egitto: si tratta della ‘Boza’, conosciuta anche con il nome di ‘bosa’.

Si tratta di una bevanda a base di malto, in origine prodotta utilizzando il miglio, ingrediente base ancora usato (insieme al grano) in Bulgaria e Romania. Si produce anche con mais e grano, in Albania, e con grano fermentato in Turchia: tutti i cereali, in genere, sono adatti alla produzione di questa birra tradizionale.

 

Possiede una bassa gradazione alcolica (di solito circa l’1%), anche se in passato probabilmente si avvicinava molto di più al concetto di birra non luppolata. La determinazione accurata dell’origine della Boza è difficile, poiché bevande alcoliche a base di miglio erano già note ad alcune delle numerose antiche civiltà presenti in queste aree.

Ai tempi dell’Impero ottomano, ad esempio, la produzione di Boza costituiva un’importante attività commerciale, motivo per cui furono fondati molti locali per la produzione ed il consumo (chiamati Bozahâne): secondo le fonti infatti, solo a Istanbul c’erano 300 negozi di Boza che davano lavoro ad oltre un migliaio di persone.

La Boza inoltre era la bevanda preferita dai soldati delle antiche fanterie turche: contenendo infatti un basso livello di alcol, era tollerato dai comandanti come bevanda utile a riscaldare e rinforzare le truppe. Uno storico turco ha spiegato: “I bevitori di Boza erano numerosi nell’esercito: bere abbastanza Boza per provocare l’intossicazione era considerato peccaminoso ma, a differenza del vino, in piccole quantità, non veniva condannato.”

Proprio per questo motivo, in tempo di guerra, un ‘Bozacı’, ovvero il produttore di Boza, seguiva sempre le truppe garantendone la fornitura. In seguito, durante il regno di Selim III, venne lanciata sul mercato una versione con oppio, la cosiddetta ‘Boza tartara’, questa vietata ai soldati: a questo proposito, le fonti raccontano di persone diventate dipendenti le quali ‘non vengono mai morse dai cani randagi dovendo utilizzare un bastone a causa della loro andatura incerta’.

Birra tradizionale, Boza

Con la salita al trono di Mehmed IV, furono vietate tutte le bevande alcoliche, comprese quelle a basso tenore di alcol come la Boza, ed il sultano fece chiudere tutti i negozi che vendevano la bevanda: questo divieto, in seguito, venne rafforzato e allentato più volte nel corso della storia dell’Impero.

Fu proprio il dominio ottomano a fare in modo che la Boza arrivasse nei Balcani, soprattutto in Bulgaria e Romania, dove è conosciuta rispettivamente come ‘боза’ e ‘bragă’. In queste terre, prima che fosse venduta nei negozi, dove veniva spillata da grandi contenitori, i venditori ambulanti della bevanda erano diventati parte di ogni strada cittadina: proprio per questo motivo, a loro, nella città bulgara di Radomir, dove nel XVIII secolo si produceva la Boza, è stato dedicato un monumento.

Anche in altre province ottomane mediorientali, come l’Egitto, si consumava questa birra tradizionale: qui veniva prodotta con una maggiore percentuale di alcol (fino al 7%), ma non solo dato che, come raccontato dalle fonti, poteva essere aromatizzata alla liquirizia.

La ‘Boza’ quindi, senza dubbio, è un’altra birra antica e tradizionale, che fa parte delle culture di diverse popolazioni e oggi viene ancora prodotta specie in Turchia. Una bevanda da riscoprire nella sua autenticità e che, proprio per questo motivo, potrebbe incuriosire anche qualche mastro birraio nostrano, magari convincendolo a proporla anche in Italia.

Redazione ApeTimehttps://www.apetime.com
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