Nel caso tu non abbia seguito la cronaca politica: il 23 dicembre ci sarà una nuova cabina di regia, dopo che il 15 dicembre è stata annunciata la proroga dello stato d’emergenza per il Covid fino al 31 marzo, così come quella del Super Green Pass anche in zona bianca. Fino ad allora resteranno precluse ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi.
Questo significa che buona parte di noi italiani è obbligata a vaccinarsi per la terza volta nel giro dei prossimi 50 giorni (dati alla mano). Pensi sia una tappa verso la normalità? Non ti illudere. Purtroppo, no. Non lo è.
Dopo aver sopportato restrizioni bizzarre e limitazioni della libertà personale, dopo quasi due anni di pandemia, fa arrabbiare sentire ancora parlare della possibilità di un coprifuoco notturno per i giorni festivi (e Leonardo Leuci qui riassume bene il mood, clicca).
Ma torniamo alla cronaca.
I temi caldi della cabina di regia di giovedì 23 dicembre ’21
Nell’incontro si deciderà se cancellare concerti e grandi eventi di Capodanno. E, in caso, se farlo a livello regionale o nazionale, oppure se introdurre l’obbligo del tampone per partecipare a queste attività.
Non basta. Si valuterà se introdurre l’obbligo del tampone anche per i vaccinati per accedere a cinema e teatri.
Che dirvi? Sono perplessa.
E non solo io. Chi ragiona in termini di economia, esclude questa prospettiva. “I costi sarebbero insostenibili”, dice.
Chi cerca un filo logico, non lo trova. Che senso ha? Cinema e teatri sono stati chiusi fino “all’altro ieri”. Un sacrificio che non ha cambiato il bilancio dei contagi…
Per ora, in compenso, bar e ristoranti non sono menzionati. Ma sarebbe ingenuo ritenersi fuori dal rischio. Si naviga ancora a vista.
Tifosi, sembra però ci sia una bella notizia almeno per voi. Opinione diffusa è che non imporranno le gare di calcio a porte chiuse. Del resto, questo è un mercato che vale troppo (!!!!! No, vabbè… E quello dell’ospitalità???).
Il futuro nel nome del dio Incertezza
Dicono che l’obiettivo sia estendere la vaccinazione obbligatoria ai dipendenti pubblici e a quelli privati che lavorano a contatto con il pubblico. “Le misure saranno ponderate rispetto alla gravità della situazione”, specifica il ministro Speranza.
Poi, da Repubblica si apprende che il giorno prima della convocazione della cabina di regia il ministero della Salute effettuerà una flash survey su Omicron.
Se la variante contagiasse due volte di più della Delta, ma ospedalizzasse allo stesso modo, allora il problema sarebbe grave. Anche perché sarebbe difficile giustificare l’obbligo della terza dose. Se determinasse la metà dei ricoveri – o addirittura di meno – la situazione sarebbe più che gestibile.