Può un piccolo paese di montagna rinascere (o sopravvivere) grazie alla birra? Sta provando a fare qualcosa di simile Rigoso, piccolo paese dell’Appennino Parmense nel Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, quota 1131 metri, a un passo dal confine con la provincia di Massa Carrara.
A Rigoso già da qualche anno è nata una Cooperativa di comunità grazie all’impegno di alcuni giovani (e meno giovani) legati al paese, che hanno ripreso in mano il piccolo bar che stava chiudendo, hanno aperto una bottega con prodotti tipici, ma anche alimentari e generi di prima necessità. Nel tempo poi è stato ripristinato anche un bed and breakfast e ora la Coop “Corte di Rigoso” è alle prese con un progetto che porterà alla produzione di una birra “d’alta quota”.
Tutto questo grazie al progetto MountainHer finanziato dall’Europa e rivolto ad attività agricole in zone di montagna, più a rischio nei cambiamenti climatici, e mira a ripristinare la produttività dell’azienda, diversificare le opportunità di reddito e aumentare l’inclusione sociale.
Il progetto della birra della Corte di Rigoso si sviluppa in partnership con altre due società, Openfields – Podere stuard e Birrificio emiliano. Quest’anno sono state fatte delle prove per coltivare orzo e grano duro di diverse varietà e, dopo i raccolti, si è scelta la più adatta ai climi e terreni di montagna presenti in zona; l’anno prossimo si avrà il primo raccolto vero e da lì si inizierà la produzione del malto e quindi della birra, ovviamente a partire dall’ottima acqua di montagna del paese. In corso d’opera verranno fatte valutazioni su quali fasi della produzione potranno essere totalmente realizzate a Rigoso e quali invece dovranno esser delocalizzate. Il progetto prevede anche uno studio di marketing e comunicazione per far conoscere al meglio la nuova birra, e predisporre una strategia di mercato anche attraverso etichettatura e packaging. Per arrivare a sorseggiare la birra “più alta” dell’Appennino, magari seduti nei tavolini di piazza della Fiera Grossa a Rigoso la strada è insomma ancora lunga, ma il percorso è tracciato!