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Cosa mangiare e non mangiare prima di bere birra

Quali sono gli alimenti migliori e i peggiori da mangiare prima di degustare un paio di buone birre in compagnia?

Come abbiamo avuto modo di raccontare in diversi articoli dedicati ai consumi di birra nel nostro Paese, una delle consuetudini più diffuse lungo la penisola è quella di accompagnare la bevanda con la cena: questo perché da noi, contrariamente a quanto avviene all’estero, viene ancora principalmente considerato un prodotto da pasto.

Una consuetudine che però, almeno in parte, nel tempo si sta modificando: cambio di abitudini al quale sta dando un grande impulso la continua nascita di prodotti brassicoli artigianali e di locali ad essi dedicati: questo comporta un aumento della quantità e della qualità dell’offerta che dunque fa crescere il numero di appassionati che scelgono la bevanda in diversi orari della giornata, soprattutto negli orari serali, dopo aver cenato.

La domanda che qualcuno potrebbe porsi è  quindi questa: è possibile concedersi una o due birre in compagnia dopo aver cenato? La risposta, ovviamente, è un grande sì. Una delle questioni che spesso ci si pone in questi casi è però questa: ‘la birra” apre” nuovamente lo stomaco facendoci sentire la fame’.

Tale il motivo per il quale se si decide di bere birra dopo cena si dovrebbe adeguare il pasto stesso scegliendo i cibi più adatti che non solo eviteranno di avvertire in poco tempo nuovamente la fame ma manterranno un buon equilibrio nutrizionale per il nostro organismo, anche se in quel momento non si sta mangiando.

Questa non è solo questione di seguire il consiglio comune di “proteggere lo stomaco” alimentandosi prima di bere: oltre a ciò, infatti, sarebbe importante essere consapevoli di ciò che si mangia dato che non tutti i cibi sono consigliabili prima di concedersi una buona bevuta di birra.

La logica infatti suggerisce che bere la bevanda a stomaco pieno aiuti a diluire l’alcol  grazie al cibo consumato: sebbene ciò sia vero, alcuni alimenti, ad esempio, possono causare gonfiore e indigestione oppure far risentire dopo poco tempo lo stimolo della fame, pertanto è importante vedere quali sono i cibi che sarebbe preferibile consumare prima di bere.

Le tipologie e le qualità dei cibi che scegliamo infatti sono molto importanti e possono influenzare significativamente come percepiamo gli effetti dell’alcol: ecco quindi una lista dei prodotti ideali (ai quali se ne possono aggiungere altri) da consumare prima di uscire a bere birra dopo cena.

Le uova: queste, date le loro proprietà nutrizionali, sono un’ottima scelta pre-bevanda ed essendo ricche di vitamine del gruppo B proteggono il fegato. Le proteine, di cui abbondano, inoltre, ci mantengono sazi più a lungo di altri nutrienti, riducendo il rischio di un rapido ripresentarsi dello stimolo della fame.

uova

Il salmone: si tratta di una fonte perfetta di proteine prima della birra. Il suo elevato contenuto di grassi e sali minerali aiuta a rallentare la velocità con cui il cibo lascia lo stomaco riducendo l’assorbimento dell’alcol nel sangue e, di conseguenza, allunga l senso di sazietà.

L’avena è una grande apportatrice di fibre e proteine ed entrambe ci fanno sentire più sazi per più tempo: oltre all’apporto nutrizionale, molti studi hanno dimostrato che questa pianta può essere assai benefica per la salute del fegato proteggendolo contro i danni che può indurre l’alcol e migliorandone la funzionalità epatica.

Lo yogurt greco è uno dei migliori alimenti pre-birra disponibili: questo grazie al suo perfetto equilibrio di proteine, grassi e carboidrati. Effetto benefico che aumenta se viene accompagnato da frutti di bosco come mirtilli, fragole e lamponi: sono infatti ricchi di antiossidanti, fibre, vitamina C e K e manganese che aumentano il senso di sazietà e proteggono lo stomaco.

Le noci, ma più in generale tutta la frutta secca che appartiene a questa famiglia (quindi castagne,mandorle e nocciole) sono un’altra eccellente fonte di acidi grassi omega-3 e quindi risultano ideali per uno snack prima di bere birra: ovviamente, se consumate da sole, offrono una protezione minore.

Il medesimo discorso vale anche per la barbabietola: questo vegetale vanta un contenuto antiossidante molto elevato e ha dimostrato di avere effetti protettivi anche sulle cellule del fegato. La pianta contiene inoltre sali minerali e vitamine, ovvero altri due elementi importanti in questo contesto.

Un ultimo alimento che si dovrebbe scegliere prima di concedersi un paio di birre sono le patate dolci: si tratta infatti di un alimento ricco di potassio ed una fonte eccellente di carboidrati complessi. Questa specifica composizione organolettica fa in modo che il nostro organismo le digerisca lentamente e che quindi mitighino gli effetti dell’alcol.

patate dolci

Quali invece gli alimenti che non si dovrebbero consumare in questa circostanza? Senza dubbio sarebbero da evitare quelli ad alto contenuto di carboidrati raffinati, ovvero tutti quei prodotti a base di farina 00 come pane bianco, pizza, biscotti, pasta non integrale, dolciumi e, in generale, tutti quei prodotti industriali confezionati, compresi grissini, cracker e gelati.

Questa tipologia di composto organico, infatti, viene assorbita rapidamente nel sangue causando un rapido aumento e un altrettanto repentino crollo dei livelli di zucchero che sono nell’organismo: tale processo aumenta la probabilità di avere nuovamente fame dopo poco tempo una volta che si è bevuto una o due birre.

La categoria degli alimenti sconsigliati in queste circostanze comprende inoltre le patatine fritte e, in generale, tutti gli alimenti ad alto contenuto di sale: questi infatti possono provocare gonfiore dell’addome e ritenzione di liquidi.

Questo è quindi l’esatto opposto di quello che accadrebbe mangiando gli alimenti precedentemente elencati che offrono uno ‘scudo’ protettivo solido allo stomaco al fegato e permettono di degustare l’antica bevanda con maggiore tranquillità sia per le nostre percezioni sensoriali che per il benessere del nostro organismo.

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Nicola Prati
Nicola Prati
Classe 1981. Subito dopo la maturità classica, inizia a collaborare con la ‘Gazzetta di Parma’ (2000): una collaborazione giornalistica che durerà otto anni. Contemporaneamente, dal 2005 al 2008, fa parte dell’ufficio stampa del Gran Rugby Parma. Successivamente, fra le altre esperienze lavorative, quella nell’ufficio comunicazione interna di Cariparma Credit Agricole e nella direzione relazioni esterne del gruppo Barilla. Le sue due più grandi passioni sono tutti gli sport e la musica. A queste, si aggiungono la lettura, i viaggi e la cucina. Collabora con ApeTime da gennaio 2021.

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