HomeBirraGli italiani e la birra: quali sono le birre più apprezzate?   

Gli italiani e la birra: quali sono le birre più apprezzate?   

Artigianali o industriali? Quali sono le birre maggiormente apprezzate in Italia?

L’estate è la stagione durante la quale, tradizionalmente, anche nel nostro Paese, aumentano i consumi di birra: la bassa gradazione alcolica e la sua proverbiale freschezza dissetante ne fanno una bevanda perfetta da bere durante le giornate più calde.

Può essere gustata in compagnia al momento dell’aperitivo o durante i pasti in sostituzione del vino. L’offerta è sempre più ampia, ma non tutte le birre sono uguali: come infatti abbiamo avuto modo di vedere in diverse occasioni, quelle artigianali presentano alcune sostanziali differenze rispetto alle industriali.

Per questo motivo si susseguono numerose ricerche di mercato commissionate dai birrifici (soprattutto quelli industriali che dispongono ovviamente di maggiori risorse economiche) per analizzare le preferenze dei consumatori italiani e indirizzare la produzione verso determinati aromi e profumi.

birra industriale

La più recente è stata effettuata dall’istituto triestino di statistica SWG proprio per delineare i contorni del panorama brassicolo italiano mettendo anche in evidenza quanto l’antica bevanda sia sempre più apprezzata dagli appassionati, ma non solo, del nostro Paese.

Lo studio, dal titolo “Birra e territori: una bevanda che esprime la cultura di una comunità”, comprende numerose interviste che, secondo i redattori, possono aiutare, proprio attraverso la bevanda, ad interpretare le diverse identità culturali presenti in Italia.

Anche le fasce di età nelle quali è maggiormente apprezzata sono tra loro molto differenti, come sono diverse le competenze in materia: ma sono i giovani, con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, a svettare in testa alla classifica. I dati dicono che un italiano su tre si ritiene “appassionato” o “esperto”: il 50%, inoltre, si identifica come “consumatore” abituale che degusta assai volentieri il prodotto senza essere particolarmente informato.

Lo studio spiega come la birra venga considerata una bevanda particolarmente adatta alle occasioni informali, espressione di tradizione e simbolo di artigianalità. Al pubblico intervistato è stato chiesto di “pensare alla birra”  e a quali aggettivi utilizzerebbe per descriverla”: il 63% ha risposto “informale”, il 56% ha pensato ai termini “tradizione” e “artigianale” ed il 49% ha pensato alla parola “festa”.

L’analisi prende in esame anche i fattori che spingono il pubblico italiano a consumare birra: per quanto riguarda il 54% degli intervistati questo è “un modo per stare insieme” e il 36% di questi la intende come “una bevanda ideale per i momenti conviviali”.

Parlando della consapevolezza dell’importanza che questo settore riveste per l’economia italiana, quasi la metà delle persone (47%) è informata riguardo al fatto che “l’Italia è un importante produttore di birra” e che “l’industria” ad essa connessa “contribuisce a creare ricchezza e benessere nel nostro Paese”; il 46% degli italiani, invece, ritiene che la birra sia “espressione di culture e tradizioni locali e regionali”.

Ecco invece quali sono i marchi nostrani (anche se quasi tutti ormai di proprietà straniera) più apprezzati dagli italiani: al primo posto, con il 48% delle preferenze, troviamo la birra Moretti, secondo gradino del podio per la Peroni (46%) e medaglia di bronzo per l’Ichnusa (44%). A seguire Nastro Azzurro (35%), Messina (23%), Poretti (19%), Menabrea (15%) e Castello (6%).

Uno studio sicuramente interessante, che delinea in modo preciso la considerazione dell’antica bevanda al cospetto dei consumatori italiani: l’ unico aspetto dubbio, a nostro avviso, riguarda il fatto che, secondo gli intervistati, una delle caratteristiche che li spinge ad apprezzare maggiormente alcune birre è il fatto che sono prodotti artigianali.

birra artigianale

Alcuni di questi, probabilmente, come dimostrato da uno studio dell’ istituto Piepoli del quale abbiamo parlato in un articolo pubblicato la scorsa settimana, ritengono di acquistare birra artigianale ed invece sta comprando un prodotto che viene commercializzato dai colossi del settore. Rivediamo brevemente che cosa era emerso da quella ricerca.

Con la prima domanda, si chiedeva agli intervistati se consumavano birra artigianale: il 44% aveva risposto affermativamente mostrando una notevole diffusione di questi prodotti nella popolazione. Non si parlava di un consumo esclusivo, né continuativo: poteva quindi trattarsi di persone entrate in contatto solo saltuariamente con questa tipologia di bevanda. Una percentuale che però, agli addetti ai lavori, era apparsa subito superiore a ogni più rosea previsione.

La domanda che instillava ancora più dubbi negli intervistatori era la seconda, ovvero quella che aveva come argomento i luoghi di acquisto della birra artigianale: Il dato relativo ai supermercati (se non addirittura ai discount) infatti appariva  subito troppo alto.

Il suo valore raggiungeva il 46%, dietro solo a quello dei pub che arrivava al 67%. Un dato giudicato inverosimile perché la presenza della birra artigianale sugli scaffali della grande distribuzione è quasi totalmente assente, a parte qualche eccezione. Ci si chiedeva quindi come fosse possibile che quasi la metà degli intervistati avesse dichiarato di comprare prodotti artigianali proprio tramite questi canali.

La risposta arrivava dal terzo quesito, ovvero: “Le vengono in mente marchi di birre artigianali? Se sì, quali?”. Il 43% rispondeva correttamente, il 22%  non sapeva rispondere ed il 35% dei partecipanti nominava marchi di birre industriali: in altre parole, un consumatore su tre riteneva di acquistare birra artigianale ed invece stava acquistando un prodotto che viene commercializzato dai colossi del settore.

Per questo motivo, i risultati statistici emersi dalla ricerca dell’Istituto SWG potrebbero non essere del tutto veritieri dato che, in Italia, come dimostra la seconda indagine, è ancora lunga la strada da percorrere per creare una cultura della vera birra artigianale come esiste da secoli in altri Paesi europei.

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