HomeCocktail RicetteHarvey Wallbanger, riscopriamo il cocktail "cult" negli anni '70

Harvey Wallbanger, riscopriamo il cocktail “cult” negli anni ’70

Mercoledì 8 novembre è la giornata dedicata all’Harvey Wallbanger, cocktail degli anni ’60 oggi poco considerato. Anche a causa di una certa cattiva fama diffusasi negli ultimi decenni.

In realtà, se fatto con succo di arancia fresco (e non con succhi confezionati, spesso usati negli anni ’80 nella preparazione di questo drink) e liquore Galliano L’Autentico, l’Harvey Wallbanger è assolutamente degno di essere riscoperto.

In pratica, si tratta di uno Screwdriver con l’aggiunta, appunto, di Galliano. Le sue origini sono incerte: qualcuno afferma che è stato creato dal barman statunitense pluricampione del mondo Donato “Duke” Antone per il suo amico surfista Tom Harvey, il quale, uscendo dal locale un po’ brillo, andò a sbattere contro un muro (wall bang in inglese). Secondo altri, l’Harvey Wallbanger è stato inventato dalla società McKesson Imports Company, importatrice e imbottigliatrice negli Usa fra gli anni ’60 e ’70 del liquore Galliano (all’epoca ancora italiano, oggi prodotto in Olanda), che in effetti lo rese popolare all’epoca con una fortunata campagna pubblicitaria ideata da Bill Young.

Un’immagine della campagna pubblicitaria della McKesson Company

Non è finita: un’altra leggenda attribuisce la creazione della bevanda a un tal Bill Donner, ospite di una festa tenutasi a metà degli anni ’60 in una casa di Newport Beach, in California. Uno degli ospiti, Harvey, fu trovato la mattina successiva a sbattere la testa contro il muro lamentandosi dei postumi di una sbornia causata da questo drink. Secondo un’ulteriore teoria, il nome del cocktail sarebbe un tributo al film degli anni ’50 “Harvey”, nel quale un coniglio gigante immaginario (Harvey appunto) appariva al protagonista quando sbatteva contro un muro.

Comunque sia, dopo avere raggiunto un’effimera popolarità negli anni ’70, questo drink, come detto, vide declinare la sua stella a partire dal decennio successivo, soprattutto a causa della scarsa qualità degli ingredienti con cui veniva preparato, in particolare nelle discoteche. Oggi tuttavia è in fase di riscoperta: per controbuire alla sua “riabilitazione”, in vista della giornata dedicata all’Harvey Wallbanger, vi proponiamo di seguito la ricetta dell’originale nonché due interessanti twist. Ma mi raccomando, usate solo succo di arance spremuto fresco!

La ricetta dell’Harvey Wallbanger (da Difford’s Guide)

Tecnica:
Stir

Bicchiere:
Collins

Ingredienti:
45 ml vodka
12,5 ml liquore Galliano
67,5 ml succo d’arancia fresco
5 ml sciroppo di zucchero “rich syrup” (2 parti di zucchero e una di acqua)
2 dash Angotsura Orange Bitters

Garnish:
Mezza fetta d’arancia
Ciliegina da cocktail (opzionale)

Harvey’s Perfect di Cheri Loughlin (da The Intoxicologist)

Tecnica:
Shake and Strain

Bicchiere:
Coppetta Martini

Ingredienti:
45 ml vodka al limone
1 ml liquore Galliano
45 ml succo d’arancia fresco
1 o 2 dash Angostura

Garnish:
Peel d’arancia fiammata

Harvey Kitchen Banger di Stu Pidasel (da Cuss Kitchen)

Tecnica:
Stir

Bicchiere:
Old fashioned

Ingredienti:
45 ml rum bianco
22,5 ml liquore Galliano
22,5 ml triple sec
15 ml succo di limone
Top di ginger beer

Garnish:
Mezza fetta di arancia e/o limone

Preparazione:
Aggiungere gli ingredienti nel bicchiere con ghiaccio, mescolare, aggiungere un top di ginger beer e mescolare ancora.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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