Enoturismo motore fondamentale per accrescere le vendite; ne abbiamo già parlato altre volte e sembra proprio che sia sempre più così, se è vero che secondo un recente studio di divinea.com oltre il 70% di chi visita una cantina arriva poi velocemente ad acquistare.
Certo occorre professionalità e qualche sacrificio in più dato che spesso e volentieri la maggior parte dei visitatori arriva nei weekend, giornata in cui molti gestori di cantine anelano il meritato riposo dopo una settimana di lavoro, ma per un’azienda un po’ strutturata l’enoturismo sempre più risulta essere veramente un canale di promozione commerciale che merita di essere sviluppato, alternativo a quelli tradizionali e all’e-commerce.
Il recente studio è stato portato avanti da Divinea, una società partecipata di grandi gruppi vitivinicoli italiani, che per essi cura in particolare la promozione legata proprio all’enoturismo, attraverso un software (Winesuite) che gestisce pacchetti e promozioni. Molto interessante curiosare fra i dati che descrivono i fruitori dei servizi offerti da Winesuite.
Chi la frequenta sono principalmente giovani, oltre il 50% dei fruitori ha meno di 34 anni e come sempre più accade nel mondo del vino, le più appassionate sono le donne che rappresentano il 58% dei clienti.
I servizi sono molto apprezzati anche dagli stranieri con un 22% di fruizione in particolare da parte di appassionati provenienti dagli Stati Uniti.
Interessante poi notare come sia proprio l’esperienza diretta a generare l’acquisto, la stragrande maggioranza degli acquisti infatti avviene all’atto della visita (72%), del tutto minoritari gli ordini avvenuti invece via telefono, via mail o con l’e-commerce aziendale.
“L’enoturismo si conferma a tutti gli effetti un canale premium per le vendite delle cantine italiane – ha commentato il chief marketing officer di Divinea, Roberto Villa – ma oltre a marginalità più attrattive e incassi immediati, consente d’instaurare una relazione duratura con i propri clienti e di far conoscere il proprio brand”.
