È alle porte la più grande festa dedicata al maiale e ai prodotti che da esso derivano, nel cuore della food Valley parmense, indubbiamente la capitale italiana della lavorazione delle carni di suino.
Mescolando tutto questo all’atmosfera tipica della pianura del Po, con le sue nebbie autunnali un po’ romantiche, e al fascino dei suoi piccoli paesi, si ottiene la magia di “November porc” (sottotitolo “speriamo ci sia la nebbia”), una fiera che da più di vent’anni anima i weekend di quattro piccoli paesi che affacciano sul Po in provincia di Parma.
Negli anni è diventata una festa non solo del maiale e i suoi derivati, ma di tutti i prodotti tipici italiani con banchi da ogni regione, street-food di ogni genere, pullman di golosi e turisti che provengono da tutto il Nord Italia ma non solo, per gustare sapori e atmosfere tipiche di questo lembo d’Italia, che sono poi quelle ben rappresentate nei film di Don Camillo e Peppone.
Curiosa anche la storia, che gli organizzatori amano raccontare, di come nacque l’idea di questa fiera: su un pullman di ritorno dall’Octoberfest, entusiasti dall’esperienza vissuta, i partecipanti originari dei paesi coinvolti, si interrogarono su cosa potessero fare di simile nei loro paesi, e la risposta fu appunto November porc.
I paesi coinvolti, ciascuno per un week end, sono Sissa (3-5 novembre) Polesine Parmense (10-12), Zibello (17-19), Roccabianca (24-26), ogni data è legata a un salume particolare (rispettivamente mariola, prete, strolghino e cicciolata), che viene realizzato in formato gigante nei giorni della fiera e distribuito gratuitamente ai presenti la domenica pomeriggio.
Per il resto è tutto un profumo di leccornie e specialità di ogni genere, dolci e salate; molto caratteristico il gioco del tiro al salame e d’atmosfera le musiche popolari e saltimbanchi e artisti di strada che percorrono le vie della fiera la domenica. Dettagli programma su novemberporc.it
