Elegante e austera, ma nel profondo enigmatica e piena di vitalità. Torino è una città magica, lasciatevi guidare fra le sue meraviglie e i suoi locali.
Torino è la capitale del cioccolato, in cui è stata inventata la gianduia e dove ancora oggi nei bar si gusta il “bicerin”, caffè con cioccolato dall’antica ricetta. Qui è nato il Vermut, vino aromatizzato che è alle basi del rito dell’aperitivo italiano, creato nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano.
Visualizza questo post su Instagram
La Caffetteria Vermoutheria Barolino Cocchi a Torino
LA CITTÀ MAGICA
“Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia” ha scritto Italo Calvino.
E infatti, al di là delle linee eleganti dei palazzi liberty e dell’architettura sabauda, Torino è ricca di leggende e curiosità.
La “città magica” è nota per la tradizione di magia e occultismo. E molti palazzi di Torino sono protagonisti di leggende.
Qualche esempio? Il portone di Palazzo Trucchi di Levaldigi, meglio conosciuto come il Portone del Diavolo. O Piazza Castello, dove si può sfregare la mano sul dito di Cristoforo Colombo. Un costume che, nel corso degli anni, ha assottigliato il dito dell’altorilievo tanto che è stato necessario sostituirlo. E ancora: Piazza San Carlo, qui si calpestano (come per caso) gli attributi dell’immagine del toro rampante di bronzo raffigurata a terra.
Altri luoghi da non perdere sono la Mole Antonelliana, il simbolo della città, che ospita il Museo Nazionale del Cinema e il Museo Egizio, il più importante al mondo dopo quello del Cairo; oltre alle residenze reali sabaude che sono patrimonio Unesco e i caffè storici, dove fare un viaggio a ritroso, nelle atmosfere della belle epoque.
Qui non potete non provare il Bicerin: è la bevanda calda preferita da Cavour che si può bere solo in Piemonte. Il “bicchierino” è preparato con caffè, cioccolato e crema di latte. A Torino lo si può assaggiare nei famosi caffè storici. Addirittura Il Caffè Confetteria Al Bicerin detiene ancora la ricetta originale.
Visualizza questo post su Instagram
Torino ama essere definita la capitale mondiale del cioccolato in quanto è torinese il cioccolatino più antico del mondo che si chiama “diablottino” (o diablutìn, diavoletto, in piemontese). Sempre a Torino fu creato il Gianduiotto divenuto simbolo dell’arte dolciaria della città. La gianduia o gianduja è un tipo di impasto di cioccolato creato nel 1806 per merito dei cioccolatai torinesi che, durante il blocco economico ordinato da Napoleone per i prodotti dell’industria britannica e delle sue colonie, sostituirono l’ormai introvabile cacao con la nocciola tonda gentile delle Langhe.
A Torino sono stati inventati anche i Grissini ed il Pancarrè e sempre qui è nato il Vermut, aperitivo per eccellenza, ottenuto da vino bianco moscato aromatizzato con oltre 30 varietà di erbe e di spezie. E quale migliore occasione se non provare le migliori qualità di vermouth in una dei locali di Torino, come ad esempio
Caffetteria Vermoutheria Barolino Cocchi, Barz8 o Affini?
Un’altra bevanda tipica di Torino è L’amaro San Simone. E’ considerato l’amaro alle erbe della tradizione cittadina. Prende il nome da una confraternita di monaci che viveva a Torino nel 1500. I monaci, conoscendo le virtù medicamentose delle piante e delle erbe, realizzarono un elisir depurativo. Agli inizi degli anni Cinquanta, negli archivi dell’Antica Officina Farmaceutica San Simone, fu ritrovata l’antica ricetta che fu riadattata con una versione più gradevole con grado alcolico di 26°.
Se cercate un bar per un perfetto, seguite la mappa dei locali di ApeTime
e partite per un viaggio indimenticabile, fra sapori e bellezze di una città magica.
