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Giro del mondo in birra: Cile e la birra realizzata con la nebbia

Cile, nuova tappa in Sud America per il viaggio alla scoperta di birre e stili brassicoli del mondo.

Una terra sconfinata che, con una superficie corrispondente al 13% circa delle terre emerse, e mezzo miliardo di abitanti, offre una varietà incredibile di climi e panorami e un altrettanto ampia diversità di culture oltreché un grande numero di storie da raccontare anche per quanto riguarda la produzione brassicola.

Basti ricordare per esempio quanto avviene in Brasile dove i produttori artigianali, per conferire un tratto distintivo ai loro prodotti, pur restando a grandi linee nei canoni degli stili tradizionali, ricorrono sempre più spesso all’utilizzo della frutta; oppure l’affascinante storia che arriva dalle sconfinate praterie della Patagonia argentina dove, nel 2010, a Ushuaia, è stato fondato il birrificio più a sud del mondo che ha sottratto questo primato al cileno Punta Arenas che lo deteneva da un secolo.

Proprio da una regione desertica del Cile, Paese nel quale ogni anno si consumano circa 200 litri di birra pro capite, motivo per il quale vi è un numero sempre maggiore di etichette artigianali, arriva una storia riguardante la produzione brassicola che ha dell’incredibile per lo spirito d’iniziativa e per l’unicità del prodotto.

Possiamo infatti trovare un numero imprecisato di birre chiare, rosse, ambrate o scure, ma esiste solo una birra realizzata con la nebbia. Due fratelli hanno infatti scoperto che l’ecologia e la sostenibilità possono anche avere un giusto grado alcolico oltre che un buon sapore.

I due birrai artigianali sono i fratelli Carcuro che fanno parte della comunità agricola di Peña Blanca ubicata nel bel mezzo del deserto della regione del Coquimbo che a sua volta è situata nella parte centro-settentrionale del Cile. Ma come è dunque possibile produrre birra in un luogo in cui l’assenza di acqua è una piaga cronica?

Calice di birra Atraplaniebla

Sognando essi di realizzare un birrificio nella propria regione, si sono ovviamente scontrati con la dura realtà dell’assenza di riserve idriche sufficienti. Non si sono però persi d’animo, tutt’altro: i fratelli Carcuro hanno infatti preso ad esempio una tecnica usata lungo le coste del Cile dove gli abitanti piazzano di fronte al mare dei pannelli di rete per intrappolare le goccioline di nebbia e ricavarne successivamente acqua potabile.

I novelli birrai si sono dunque procurati delle lunghe tele di maglia Raschel, lo stesso tipo con cui in agricoltura si proteggono le coltivazioni dal gelo, e le hanno posizionate sulla cima del Cerro Grande, un promontorio che raggiunge un’altitudine di 550 metri sul livello del mare, il quale svetta proprio alle spalle di Peña Blanca.

Qui la nebbia non manca mai e ora, grazie all’originale progetto, nemmeno l’acqua. Con un investimento di qualche centinaia di euro infatti i due sono riusciti fin da subito a ricavare oltre 1000 litri d’acqua ogni settimana, senza rubare una sola goccia agli scarsi approvvigionamenti della comunità e soprattutto senza mettere a repentaglio la salute dell’ambiente.

L’acqua così raccolta sul Cerro Grande non è certo di scarsa qualità, anzi: le reti trattengono infatti le polveri contenute nella nebbia lasciando invece nell’acqua qualche traccia di minerale che conferisce a questi prodotti brassicoli un buon livello di sapidità.

Atraplaniebla birra

Le due birre della casa non possono che chiamarsi Atrapaniebla, che in spagnolo significa proprio ‘acchiappa-nebbia’. La prima, lanciata nel 2015 e presentata anche in Italia in occasione dell’Expo di Milano del medesimo anno, è la Cerveza Scotch Ale. Con una gradazione alcolica del 6,8%, presenta un intenso colore ambrato e mette in risalto le note dolci del luppolo e del caramello che vengono bilanciate dagli aromi di pane abbrustolito: un abbinamento che, secondo le fonti, la rende ideale per accompagnare secondi piatti a base di carne bianca e pesce alla griglia.

Un anno dopo, nel 2016, è stata lanciata la Cerveza Brown Ale: con una gradazione alcolica del 5%, si presenta di un intenso color scuro con profumi accentuati di frutta secca e cioccolato. Gli aromi decisi la rendono ideale per essere abbinata a secondi piatti a base di carne o piccanti: si presta inoltre ad accompagnare i dolci a base di cacao.

Cerveza Brown Ale

Le Atraplaniebla oggi sono molto richieste in tutto il Cile e vengono esportate anche all’estero: sono numerosi infatti gli amanti dei prodotti brassicoli che sono stati conquistati da queste birre uniche, di qualità ed ecosostenibili, nate grazie ad un grande lavoro basato su spirito d’iniziativa, passione e coraggio.

Nicola Prati
Classe 1981. Subito dopo la maturità classica, inizia a collaborare con la ‘Gazzetta di Parma’ (2000): una collaborazione giornalistica che durerà otto anni. Contemporaneamente, dal 2005 al 2008, fa parte dell’ufficio stampa del Gran Rugby Parma. Successivamente, fra le altre esperienze lavorative, quella nell’ufficio comunicazione interna di Cariparma Credit Agricole e nella direzione relazioni esterne del gruppo Barilla. Le sue due più grandi passioni sono tutti gli sport e la musica. A queste, si aggiungono la lettura, i viaggi e la cucina. Collabora con ApeTime da gennaio 2021.

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