HomeAlla scoperta della qualità italianaPlamb dalla Calabria il primo liquore con 5 agrumi d'Italia. Video

Plamb dalla Calabria il primo liquore con 5 agrumi d’Italia. Video

Plamb è nuovo un liquore calabrese prodotto per infusione di cinque agrumi, che si inserisce nella tendenza degli spiriti agrumati. Per capirci, aspettatati una via di mezzo tra un limoncello e un triple sec premium. E ha carattere con i suoi 35 gradi.

Noi abbiamo provato Plamb al Rem di Roma in un Daiquiri. Interessante. Calibrato a dovere, può dare carattere al tuo cocktail.

PlambGli ingredienti provengono dalla Calabria, la lavorazione e produzione iniziale avviene in provincia di Reggio Calabria, mentre la produzione finale si realizza in Piemonte nell’azienda Bordiga.

plamb

Quanto al nome, Plamb significa: pompelmo, limone, arancia, mandarino e bergamotto. Al palato i cinque agrumi regalano aromi inusuali, che ben si prestano a regalare personalità ai drink. E in particolare ai Sour (dal Margarita al Daiquiri fino al Cosmopolitan).


Il Triple Sec: info pratiche

Distillato per la prima volta in Francia oltre 150 anni fa, questo liquore deve il proprio nome al processo che subisce prima di essere imbottigliato e pronto all’uso: triple sec significa infatti tripla distillazione (“sec” è un termine francese che significa “secco” e si riferisce appunto alla distillazione). Realizzato con il metodo dell’infusione delle bucce di arance macerate (originariamente arance di Haiti), dopo la filtrazione viene distillato tre volte in alambicchi di rame. Il tenore alcolico va dai 15 ai 40 gradi, il sapore cambia a seconda delle arance usate.

plambALTRI DISTILLATI AGRUMATI -TORNEREMO SUL TEMA-

Curacao
Distillato nell’omonima isola tropicale facente delle Antille olandesi. Il marchio Bols si vanta di essere il primo produttore al mondo.
Grand Marnier
Liquore all’arancia a base di cognac, brandy e rhum.
Cointreau
Orange bitters

Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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