Lo Spritz piace. Sempre. In qualunque stagione. E quasi a tutti. Ergo, rappresenta un’opportunità di business per i bar. Ma anche per le aziende. Infatti…
Si moltiplicano le referenze di Spritz ready to drink pronti in bottiglia, in vendita nei supermercati e online. E ora arriva anche la versione chic di Moet & Chandon!
Chandon Garden Spritz è un mix di Spumante Chandon -a base di uve Pinot Nero, Semillon e Chardonnay- e di un liquore artigianale all’arancia della stessa maison. Ed è pronto da bere. Basta stapparlo e versarlo nel calice con il ghiaccio.
Tre curiosità sul cocktail sinonimo -oggi- di Aperol!
1. STORIA
Lo Spritz, in origine e per oltre un secolo, è solo un vino bianco macchiato con acqua. Si diffonde tra la fine del Settecento e l’inizio del 1800 nel regno Lombardo Veneto, ai tempi occupato dagli austriaci. Che non sono abituati a vini così potenti e, per stemperarne l’elevato tasso alcolico, li allungano con acqua gasata.
Il nome Spritz viene da spritzen, ovvero “spruzzata”, vocabolo con cui veniva richiesto il vino allungato con acqua dai soldati austriaci.
La versione come la conosciamo oggi, con il bitter, risale agli Anni ’20 del Novecento. A Venezia si diffonde con il Select, a Padova con l’Aperol (nato nel 1919).
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La ricetta (clicca qui per vedere il video)
Bicchiere:
Ingredienti:
50 ml di Aperitivo del Professore
Oliva

La versione… verde! La ricetta

Tecnica:
Build
Bicchiere:
Calice
Ingredienti:
90 ml prosecco
60 ml P31
10 ml acqua gassata
Decorazione:
Rametto di rosmarino
E ANCORA… -clicca sui titoli!-