“La migliore ricetta italiana” è un titolo che fa pensare a un reality, ma in realtà è solo un concorso, lanciato dalla “Cucina italiana” aperto a tutti, amatori della cucina casalinga, massaie e cuochi di casa, come anche a tutti i professionisti del settore, per celebrare e dare un valore alla recente candidatura della Cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco.
Il progetto di riconoscimento è stato presentato con un dossier dal titolo “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bio-culturali” in cui si evidenza principalmente che la cucina italiana non è solo cibo, o un semplice insieme di ricette, ma anche un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che rendono la preparazione e il consumo del pasto un vero e proprio momento di condivisione e incontro.
“È il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario” si legge nella presentazione della candidatura, consegnata all’Unesco dal governo italiano a fine marzo di quest’anno.
L’intento della “Cucina italiana” è quello di raccogliere le idee di tanti italiani appassionati di cucina, per scrivere insieme il nostro futuro gastronomico.
Per partecipare al concorso indetto bisogna semplicemente inviare una ricetta accompagnata dai propri dati entro il 31 ottobre 2023. Note di merito nella valutazione saranno la sostenibilità degli ingredienti, il fatto che di essi si usi tutto senza sprechi inutili, la semplicità di esecuzione, l’esaltazione degli ingredienti, i riferimenti e le reinterpretazioni delle tradizioni, l’inclusione di preparazioni vegetariane, vegane e le contaminazioni con ingredienti di tradizioni gastronomiche diverse; salubrità e leggerezza dei piatti infine e un pizzico di attenzione anche alla presentazione del piatto finito.
Tutte le ricette arrivate subiranno un primo processo di selezione da cui usciranno le migliori ricette italiane contemporanee che saranno poi pubblicate su giornale e sul sito della “Cucina italiana” contraddistinte da un bollino speciale.
