“L’alternativa allo Spritz? Il vermouth e soda”. Parola di Fulvio Piccinino, grande esperto di storia della miscelazione e dei distillati (è appena uscito il suo nuovo libro “Grappa e brandy“) e ambasciatore del Vermouth di Torino.
Lo abbiamo intervistato al Fuorimano di Milano in occasione della terza tappa (dopo il La Mela di Napoli e il Santa Cocktail Club di Roma) del tour italiano di Cucielo, vermouth di Torino lanciato nel 2018 e distribuito ora in Italia da Onesti Group.
Da noi, oggi, il vermouth è un prodotto utilizzato per lo più in miscelazione. Eppure in altri paesi, come la Spagna, è molto diffuso all’aperitivo anche consumato liscio o con soda.
E’ così, nonostante il vermouth di Torino sia percepito come un prodotto di alta qualità, grazie al lavoro fatto con il disciplinare (rilasciato nel 2018, ndr). Attualmente ne vengono prodotti circa 4,5 milioni di litri all’anno, più del doppio rispetto a cinque anni fa, ma non è sufficiente: ci sono margini per un ulteriore aumento in doppia cifra.
Come?
Basterebbe convincere gli italiani del fatto che il vermouth non è solo un ottimo prodotto per la preparazione di cocktail come Torino-Milano, Americano o Negroni, ma è perfetto all’aperitivo anche bevuto liscio o con soda. Come si faceva negli anni ’30 e come tutt’oggi fanno abitualmente gli spagnoli. Del resto, il vermouth e soda è l’alternativa ideale allo Spritz, uno degli aperitivi oggi più popolari in Italia.
Vermouth e soda alternativa allo Spritz
Beh, il successo dello Spritz, negli ultimi anni, è dovuto anche alla campagna di comunicazione di un’importante azienda produttrice di distillati…
E’ proprio questo il punto. Basti ricordare il ritorno di popolarità del Martini (ma anche degli altri vermouth) negli anni ’90, quando Martini & Rossi investì milioni nel celebre spot con un’indimenticabile Charlize Theron a cui si scuciva il vestito… (video qui sotto, ndr). Oggi, per far decollare il consumo di vermouth, occorrerebbe un impegno in termini di marketing da parte delle aziende produttrici e anche dello stesso Consorzio del vermouth di Torino. Magari replicando su scala nazionale quanto è stato fatto in questi anni nel capoluogo piemontese.
Ovvero?
A Torino abbiamo assistito a un aumento del consumo di vermouth liscio e con soda grazie a iniziative come Esperienza Vermouth, lanciata a partire dal 2017 proprio con il supporto del Consorzio e l’impegno del sottoscritto: una serie di incontri e degustazioni per diffondere la conoscenza del vermouth di Torino quale eccellenza del territorio. Ad oggi, questa iniziativa ha raccolto oltre 5mila iscritti, ma è solo un primo, piccolo passo verso la riscoperta della cultura di questo prodotto in Italia.
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