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Baslot, vino e cocktail: ecco l’essenza del Baslà di Milano

Baslot, vino e cocktail: ecco l’essenza del Baslà. Un locale originale, alle spalle del Naviglio Grande a Milano, dal concept inedito.

Per chi apre oggi un’attività è utile, tra le altre cose, puntare su un format atipico, capace di distinguersi in mezzo alla concorrenza. Ed è una buona idea, in questa logica, cercare spunto tra le tradizioni locali per rivisitarle in chiave moderna e personale. Un esempio, come dicevamo, viene dal Baslà di Milano.

Restaurant cocktail bar, il Baslà deve il nome alle classiche padelline milanesi, i baslot, protagoniste dell’offerta insieme a drink ben bilanciati e curatissimi. La cucina, a rotazione stagionale e influenzata dai prodotti del giorno, conta sull’aiuto di un macellaio di fiducia che segue direttamente tutte le preparazioni e si occupa della scelta e dei tagli delle carni.

BaslàFOOD
Al Baslà la carne viene trattata principalmente con la cottura CBT a bassa temperatura con una selezione di capi allevati da piccoli produttori italiani ed esteri allevati rigorosamente all’aperto. Frollatura di oltre 45 giorni per la costata e pezzature importanti, da oltre 1 kg, per la fiorentina, marinate per oltre 24 ore in un misto di spezie dalla ricetta segreta. Il filetto viene selezionato da pezzature di oltre 5 chili, la porchetta e la bresaola vengono realizzate rigorosamente in casa.

baslàDRINK
Belli pure bancone e bottigliera con oltre 75 gin, una quarantina di rum e una trentina tra tequila, mezcal e vermouth. Tra i signature, consigliamo Trip to Peru (Pisco, Aperol, limone, miele, angostura e albume), che abbiamo assaggiato insieme ai baslot (guarda il video).

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Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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