E’ a Roma il nuovo punto di riferimento in Italia per gli amanti del sake.
Al ristorante giapponese e sake-cocktail bar Hiromi – La Maison, in zona Nomentano, è stata infatti inaugurata la più grande esposizione nel nostro Paese della tipica bevanda alcolica nipponica, ottenuta dalla fermentazione di riso, acqua e spore koji.
L’esposizione presenta fino a 160 sake, tutti illustrati e raccontati dal sake sommelier di questo elegante locale. Che tra l’altro, nel dehors esterno, ospita un giardino Zen realizzato da Akiyama Nobushige, artista dell’istituto culturale giapponese.
Sake enoteca e mescita
Non solo esposizione e racconto, comunque: da Hiromi si possono anche acquistare o consumare alla mescita o a cena 25 diverse etichette di sake. Come ad esempio Kenbishi, proveniente dalla cantina più vecchia del Giappone, i sake frizzanti Urakasumi – proveniente dalla regione di Tohoku, nord del Paese – ed Edo Genshu, prodotto in base a una ricetta tradizionale Shirayuki del periodo Edo Genroku (1688-1704); oppure Uroko, invecchiato in grotta e Dewazakura, primo Ginjo (categoria di sake pregiati con una parte di alcol aggiunto a fine fermentazione) mai prodotto in Giappone.
Oltre ai vari sake, in lista ci sono anche cocktail a base di whisky, gin o rum giapponesi e altri ingredienti tipici a base di miso, shōchu o wasabi. Inoltre, per i veri appassionati, a ottobre prenderanno il via i primi corsi per sake somelier in collaborazione con la Sake Somelier Association. Che si aggiungono a quelli già proposti da Hiromi – La Maison, come lingua e calligrafia giapponese, sushi, pasticceria tradizionale e in generale la grande cultura culinaria del Sol Levante, tenuti dal maestro Aiuchi Takehiko.
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