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Campari Competition, vince Alessandro D’Alessio con un cocktail… sulla metro

Dopo le selezioni che hanno coinvolto più di mille bartender in quattro tappe in tutta Italia, la decima edizione della Campari Bartender Competition è giunta alla serata finale che, lunedì 20 maggio, ha incoronato Alessandro D’Alessio del Rita’s Tiki Room di Milano.

Nella storica sede della Campari Academy a Sesto San Giovanni, Alessandro D’Alessio si è imposto sugli altri due finalisti che si erano esibiti prima di lui: Andrea Pace del Drink Kong di Roma, secondo classificato ed Edoardo Cipriani del The Soda Jerk di Verona, terzo.

A valutarli, una giuria degustativa composta da Giulia Cuccurullo, head bartender del rinomato Artesian di Londra, Leonardo Leuci del Jerry Thomas Project, Giorgio Bargiani del Connaught Bar di Londra, Salvatore Calabrese “The Maestro”, fra i più grandi nomi in assoluto nel mondo della mixology, Alessandra Rubini, chef ambassador di Alma e Bruno Malavasi, Responsabile Ricerca e Sviluppo del Gruppo Campari, cui si aggiungevano in giuria tecnica Samuele Ambrosi, titolare di CloakRoom, CloakLab e Boss Hogg a Treviso e in giuria della comunicazione Nicola Scarnera, Campari Academy Manager. Ad affiancare i tre finalisti, i tutor Luana Bosello, Andrea Dracos e Stefano Cattaneo.

I tre finalisti della Campari Bartender Competition 2024. Da sinistra, Andrea Pace, Edoardo Cipriani e Alessandro D’Alessio

Perché ha vinto Alessandro D’Alessio

A supporto delle caratteristiche gustative del suo cocktail Linea Rossa (il nome è ispirato alla linea della metropolitana che collega il centro di Milano alla sede di Campari a Sesto), D’Alessio ha potuto contare su una presentazione che ha certamente avuto un peso sulla componente di comunicazione, grazie a una buona capacità di muoversi sul palco e di catturare l’attenzione del pubblico e dei giudici. “Incarna allo stesso tempo il barman tradizionale e quello moderno, abbinando preparazione classica alla conoscenza di tecniche contemporanee”, commenta Luca Wu, fra i più importanti imprenditori della scena milanese dei cocktail bar. “Ha vinto il concorrente che ha saputo meglio interpretare la comunicazione, l’esecuzione del drink e anche quel po’ di cazzimma che non guasta mai nei confronti dei giudici”, aggiunge Luca Azzolina, formatore esperto di bartending e collaboratore di ApeTime, presente all’evento di Campari con Nicole Cavazzuti, autrice di questo servizio.

D’altra parte, il grande Salvatore Calabrese lo aveva ribadito proprio prima della gara: “Io dico sempre che il bar è un grande teatro, più sappiamo atteggiarci, più la gente viene a conoscerci”. E Alessandro D’Alessio, unendo grande competenza, ottima tecnica e un po’ di teatralità, ha conquistato il titolo di Campari Bartender of the Year 2024, oltre alla possibilità di lavorare con il colosso milanese degli spirit.

Un momento dell’esibizione di Alessandro D’Alessio

Grandi innovazioni per la competition dei 10 anni

Una edizione particolare, quella del 2024, che segna i dieci anni della Campari Bartender Competition, oggi fra le più importanti competizioni di settore in Italia. Per l’occasione i 10 semifinalisti – che si sono sfidati domenica al Camparino in Galleria in piazza Duomo a Milano per la selezione finale – avevano scelto uno dei nove temi delle passate edizioni, rielaborandoli anche sulla base della regola che, quest’anno, prevedeva che ogni cocktail in gara includesse almeno 3 cl di Campari. Altra novità introdotta per la finale 2024, la creazione di un drink in abbinamento a un piatto, in linea con la crescente tendenza del food pairing che coinvolge la mixology.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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