Cocktail e cinema è il titolo di una nuova rubrica. Un titolo chiaro, inequivocabile, per cui non occorrono ulteriori spiegazioni, giusto?!
Oggi parliamo di Casablanca e del French 75.
Di certo drink e cinema è, tra le altre cose, sinonimo del capolavoro in bianco e nero Casablanca, dello sparkling cocktail French 75 e del bar (immaginario) di Rick Blaine – sempre a Casablanca-, dove si svolge buona parte della pellicola (girata nel 1942, con un budget ridotto, quasi solo in interno). Un bar magico, dove si scordano gli orrori della guerra tra jazz, vino e drink.
“What is your nationality?”
Rick:
“I’m a drunkard”.
Captain Renault:
“That makes Rick a citizen of the world”.
Al netto delle tante battute romantiche, ecco uno dei dialoghi più celebri, film del 1942 considerato tra i capolavori della Golden Era di Hollywood, ambientato in buona parte nel bar del protagonista Rick Blaine (Humphrey Bogart, all’epoca l’attore più amato dalle donne).
Nel suo bar, a un certo punto, Rick beve un French 75 con la bellissima Ingrid Bergman.
IL DRINK
La storia del French 75 è avvolta nella nebbia. Alcuni ritengono che sia stato creato dai soldati britannici impegnati in Francia durante la prima guerra mondiale con gli ingredienti a loro disposizione – il gin londinese e lo champagne locale. Pare più leggenda che realtà.
l’iconico cannone d’artiglieria francese M1897 da 75 mm.
RICETTA FRENCH 75
TECNICA:
Shake and Strain e Stir gently
INGREDIENTI:
30 ml gin
15 ml succo fresco di limone
15 ml sciroppo di zucchero
60 ml top di champagne
IL FILM COCKTAIL,
IL FLAIR E IL RED-EYE
Se il Flair è tornato di moda è stato grazie a Cocktail, film del 1988 con Tom Cruise ai tempi fresco del successo di Top Gun e de Il colore dei soldi.
Qui Cruise interpreta Brian Flanagan, un giovane ambizioso in cerca di successo nella New York di fine anni Ottanta che finisce a lavorare come flair bartender.
Una commedia non memorabile, a dire il vero, se non fosse per l’effetto di rilancio che ha avuto sul flair. Enorme.